E’ attesa per domani la decisione del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Vasto sulla richiesta di scarcerazione presentata dalla difesa del supplente di 65 anni finito agli arresti domiciliari il 12 ottobre scorso con le accuse di maltrattamento nei confronti di fanciulli, falsità ideologica in atto pubblico commessa da privati, omessa denuncia di armi e cessione di arma a privati senza titolo.
Secondo polizia e Procura, l’uomo avrebbe preso a parolacce e picchiato 14 alunni di una scuola di Vasto tra il 28 settembre e il 17 dicembre 2011, giorno in cui è scattata l’interdizione dall’insegnamento, provvedimento cui era già stato sottoposto in precedenza, all’epoca della condanna per atti di libidine su minori e ratto di minore. “Ma quelli erano fatti accaduti 32 anni fa e per i quali l’insegnante ha già pagato il suo debito con la giustizia”, è la posizione della difesa, sostenuta dall’avvocato Concezio Di Risio di Casalbordino. “Riguardo alle contestazioni attuali, crediamo che la vicenda sia stata ingigantita. Si tratta di mezzi correttivi arcaici, ma non si sono verificati maltrattamenti”.
A breve deciderà il Gip del Tribunale di Vasto, Anna Rosa Capuozzo.