Se nelle altre sconfitte stagionali si poteva sempre trovare qualche attenuante per il Pescara (vuoi la difficoltà di ambientamento alla Serie A, vuoi l’inserimento di alcuni giovani talenti negli schemi del mister, vuoi la forza di alcune squadre come la Lazio o l’Inter), l’1-0 inflittole dall’Udinese è qualcosa che lascia interdetti al di là del semplice risultato. I biancazzurri si rendono autori di una prova ai limiti della decenza, nonostante la superiorità numerica accorsa al 31′ per doppia ammonizione a Danilo. Il Pescara, sia prima che dopo l’espulsione, non è parso mai in partita e non si è mai avuta l’impressione che gli evanescenti tentativi di imbastire una qualsivoglia parvenza di gioco potessero realmente impensierire Brkic e il resto della retroguardia friulana. Ancora una volta il centrocampo risulta povero di idee, lento sia di testa che di gambe, e nemmeno le giocate – poche a dire il vero – di Quintero e Weiss (posizionati tra le linee) riescono ad innescare l’unica punta Jonathas. Certo, se la punizione di Quintero susseguente all’espulsione avesse accarezzato la rete piuttosto che la traversa la partita avrebbe potuto prendere un’altra piega. Ma si sa, con i se e con i ma la salvezza non l’ha mai conquistata nessuno. I biancazzurri infatti si fermano lì, e subiscono continuamente l’azione dei dieci di Guidolin, che passano al minuto numero 8 della ripresa con Maicosuel, complice lo svarione di un Blasi in evidente stato confusionale. Sarà la rete che deciderà la partita: va da sé che la prestazione di Cascione e soci potrebbe aver sancito lo strappo definitivo tra Stroppa e l’ambiente pescarese. Domenica arriva l’Atalanta, e di certo non sono ammessi altri scivoloni.
Non è il solo Pescara a deludere le aspettative: nonostante il festosissimo rientro al “Biondi”, la Virtus Lanciano viene inesorabilmente travolta dall’Empoli di Maurizio Sarri, tre a zero il risultato finale. I rossoneri erano tuttavia partiti con il piede giusto, sfiorando il vantaggio, ma non avevano fatto i conti con una vecchia volpe come Massimo Maccarone, che realizza il primo gol al 19′. Raddoppio prima della fine del primo tempo con uno splendido tiro al volo di Saponara. Ripresa senza nessuna reazione da parte della Virtus, che subisce addirittura il terzo gol ad opera di Signorelli. Una batosta senza attenuanti, e alla fine del match piovono fischi dagli spalti, forse anche ingenerosi per una matricola che finora non aveva mai deluso a livello di prestazioni e carattere in un campionato molto duro come quello cadetto. I tifosi chiedono rinforzi, ma la presidente Maio li invita alla calma e al sostegno, ricordando la presenza di molti under, mentre Gautieri spera di avere al più presto gli esterni Falcone, Marceta e Ceccarelli nella forma migliore per l’idea di gioco che ha in mente il trainer napoletano. Intanto sabato nella trasferta di Verona ci vorrà ben altro per provare ad uscire quantomeno imbattuti dal “Bentegodi”.
In Seconda Divisione, stesso copione della giornata scorsa: Chieti e Teramo abbattuti, punticino per L’Aquila Calcio. Già alla vigilia l’impegno appariva complicato per i biancorossi di Cappellacci, che riuscivano a imbavagliare per un’ora l’Aprilia di Vivarini, salvo poi cedere sotto i colpi dei laziali: 0-3 il punteggio finale. A parziale giustificazione vanno annoverate le tante assenze tra i teramani e l’effettiva forza della capolista: il prossimo turno è certamente sulla carta più agevole, in casa contro l’ultima della classe. Crollo casalingo per i neroverdi, il Gavorrano passa per tre reti ad una. Ripresa da brividi per De Patre e i suoi, dopo l’iniziale vantaggio siglato da Mungo. Sotto rete il problema maggiore, con De Sousa ed Alessandro che sembrano aver smarrito la verve di qualche settimana fa. “Pareggino” per L’Aquila a Campobasso, che le ha provate tutte per espugnare il “Romagnoli”, ma l’estremo molisano Iuliano è sembrato davvero in giornata di grazia. Anche in dieci negli ultimi venti minuti per l’espulsione di Infantino, i rossoblu sfiorano il colpo grosso con Ciotola e Carcione. Niente da fare, zero a zero, bella prestazione ma la vetta è già a dieci punti.
Un’irriconoscibile Amiternina perde match e testa a Scoppito contro il San Cesareo: 0-2 e tre espulsi per gli aquilani. Una brutta copia della squadra ammirata ad inizio stagione, e il patron Colantoni si mostra preoccupato dell’evidente involuzione dei suoi. Ancora sconfitto in casa il San Nicolò, passa anche l’Angolana sul campo dei teramani con gol di D’Ancona a metà secondo tempo: i nerazzurri sembrano aver trovato una propria dimensione, sempre più crisi invece per mister De Amicis. La resistenza del Celano a Termoli è piegata ad un quarto d’ora dalla fine, per opera di Bartolini che realizza un rigore generosamente concesso da Marotta di Sapri. Nel finale incrocio dei pali di Salatiello, ma non basta ai marsicani per evitare la quarta sconfitta in otto partite e il penultimo posto.
Sempre capolista solitario nel girone B di Prima Categoria il Borrello di Anzivino, che riesce a vincere solo nel finale ad Orsogna (1-0, Filomarino) ed è inseguito dal Real San Salvo che spazza via il Fara 3-0. Si rilancia il Real Tigre Vasto che espugna Scerni per 2-1 (Portellini al 26′ e Vetta nel finale) ed è a quota 11 insieme a Casolana (1-0 al Casalbordino) e Audax Palmoli (2-0 a Quadri). Vittoria di carattere del Monteodorisio che sconfigge 2-1 il Real San Giacomo, reti bianche in Fossacesia – Torino di Sangro e Tringo Celenza – Castelfrentano. Nel prossimo turno il Borrello andrà a far visita alla Real San Giacomo, proveranno ad approfittarne il Real San Salvo con il Celenza e il Real Tigre contro il Fara San Martino.
Il girone H di Seconda Categoria sembra aver già individuato un terzetto che potrebbe prendere il largo: vincono difatti Furci (3-1 in trasferta con l’Incoronata Vasto), Sporting San Salvo (3-1 al Montazzoli), che salgono a 12 punti, e il Roccaspinalveti che fa suo l’incontro con il Cupello United per due reti ad una, arrivando a quota 10. Ancora deludente il Montalfano, battuto 3-2 a San Buono, mentre dovrò interrogarsi su quanto accaduto lo Sporting Pollutri, distrutto per 4 reti a 0 dall’ex fanalino di coda Torrebruna (posizione ora occupata tristemente dall’Incoronata). Si rialza anche il Fresa che ne fa sei al Mario Turdò, termina 3-2 tra Gissi e Fossacesia.
In Terza Categoria, segnaliamo un duo di testa composto da Lentella (4-1 a Carunchio) e Valle del Treste Liscia (1-0 al Roccaspinalveti), primi a punteggio pieno dopo due partite. Le inseguitrici Real Montalfano e Carpineto Sinello impattano nello scontro diretto 0-0, pareggio anche tra Guilmi e Virtus per 1-1, vittorie interne per la Casalese con il Casalanguida e per i Lupi Marini contro il Real Alto Vastese, ultimo a zero punti in compagnia del Carunchio.
Prosegue la marcia della Virtus Vasto negli Allievi Regionali, bel 2-0 rifilato alla Giovanile Chieti grazie alla doppietta di Balzano: secondo posto mantenuto e continua l’inseguimento alla battistrada Poggio degli Ulivi che rifila un 4-0 senza appello alla Bacigalupo, capace di reggere solo per un tempo l’urto dei locali.
Nei Giovanissimi bella affermazione della Bacigalupo con la Flacco Pescara, 3-1 con reti di Vicoli, Tafili e Pianese: vetta confermata in coabitazione con la D’Annunzio Marina. Confortante anche il pari esterno di una ritrovata Virtus sul campo della Giovanile Chieti (1-1, Napolitano), prova convincente dei ragazzi di Marinucci che fa ben sperare per il futuro.
Roberto Naccarella