Quattro furti in due anni. Non è un record (di cui si farebbe volentieri a meno), ma la sfortunata serie di episodi che hanno avuto come bersaglio il pub “Il Capriccio” di Lentella. L’ultimo episodio la scorsa notte, in cui i malviventi non hanno utilizzato di certo le buone maniere.
Per introdursi all’interno del locale hanno sfondato la vetrata del pub utilizzando una di quelle basi di cemento che servono per gli ombrelloni da posizionare all’esterno. Una volta entrati, però, è scattato l’allarme che, tra l’altro, ha fatto partire la telefonata al proprietario del locale. Alexander D’Angelo ci ha messo meno di dieci minuti per arrivare da Fresagrandinaria, dove abita, al suo locale. In questo frangente i ladri sono riusciti a portare via decine di stecche di sigarette, per un valore che si aggira sui mille euro. Più il vetro rotto e l’esasperazione per il quarto episodio subito. “È l’ennesimo furto, sono stremato – ha detto uno sconsolato D’Angelo-.
La situazione è già difficile a causa della crisi. Noi commercianti ogni mattina alziamo la nostra serranda non sapendo cosa ci capiterà, ma nonostante i furti o altri episodi negativi, il giorno dopo siamo di nuovo là, a lavorare per cercare di avere uno stipendio decente. Poi siamo additati dai media come principali evasori del fisco. Ci si sente soli in questi casi, vorresti conforto, ma soprattutto giustizia, ma sai che non arriveranno. Il primo istinto è quello di mollare tutto, ma poi pensi agli sforzi fatti, alle persone che lavorano con te e cerchi di placare questo pensiero. Ma non so per quanto tempo ancora”.
La prima “visita” l’aveva ricevuta a luglio 2010. Entrati da una porta posteriore, i ladri avevano portato via 4 pc portatili e l’incasso di un videopoker. A dicembre dell’anno successivo, forzando una porta laterale, i malviventi si erano impossessati dell’incasso dei videopoker e di un televisore maxi-schermo. Dono un mese esatto, a gennaio 2012, hanno utilizzato un piccone, poi lasciato a terra, per forzare la porta d’ingresso. Il bottino è stato nuovamente un tv maxi-schermo e ancora gli incassi dei videopoker. Proprio in seguito a questi furti D’Angelo aveva installato l’impianto di allarme che, in questo caso, ha fatto in modo che i malviventi avessero poco tempo per arraffare quanto volevano.