Non c’è più religione. A Vasto nel mirino dei ladri finiscono i luoghi sacri. Chiese e cimitero. Si ruba ovunque e qualsiasi cosa negli anni della crisi nera. E se i raid in cui vengono fatte sparire le offerte dei fedeli non sono una novità (nel corso degli anni se ne sono verificati tanti), da mesi i simboli del culto cattolico mostrano tutta la loro vulnerabilità.
Ultima in ordine di tempo la chiesa di Santa Maria, dove nei giorni scorsi mani ignote hanno forzato la porta laterale d’ingresso (e non è il primo furto tentato o messo a segno nel sacro tempio del borgo antico). La scorsa estate era toccato ancora una volta alla chiesa di Sant’Antonio, che nella canonica ospita la sede dell’emittente televisiva Trsp, depredata di telecamere e altre attrezzature. Prima ancora i carabinieri avevano avviato le indagini sul furto sacrilego nella chiesa di San Giovanni Bosco, dove erano sparite le ostie destinate alle celebrazioni eucaristiche.
E non può stare tranquillo neanche chi va a pregare per i defunti. A settembre borseggiatori in azione anche al cimitero dove, in vista del 2 novembre, ricorrenza in onore dei morti, i cittadini chiedono controlli mirati. Oltre alla videosorveglianza per scoprire chi profana i luoghi sacri.