Taraf de Gadjo è il gruppo ensemble formato da Domenico Mancini di Casalbordino, violinista e fondatore, Giuseppe Moffa di Riccia, in provincia di Campobasso, che suona chitarra e fisarmonica e da Guerino Taresco di Casalbordino al contrabbasso. Il gruppo sarà in diretta venerdì 19 ottobre a Roma negli studi Rai su Radio3 Suite alle 22.50, all’interno del programma La stanza della musica. Si tratterà di un concerto intervista dagli studi Rai di Roma. Per seguire l’evento è possibile sintonizzarsi su Radio3, sul canale radio del digitale terrestre o in streaming sul sito www.radio3.rai.it.
Taraf de Gadjo è un termine di derivazione turco-rumeno-romanì che sta ad indicare una formazione orchestrale tzigana (taraf) composta da musicisti non rom (gadjo), il gruppo, nato nell’estate 2006, ha lo scopo di far conoscere la musica dei Rom dell’Europa dell’est: il ritmo frenetico delle danze intorno al fuoco, gli strumenti dal suono arcaico, magico, seducente, musica potente e misteriosa che si perde nella notte dei tempi, così ricca di storia, di fascino e di mistero.
Il gruppo è conscio del fatto che, come per tutta la musica etnica, la musica dei Rom sia possibile solo “interpretarla” senza cercare di fare una cattiva copia del loro modo di suonare assolutamente originale e inimitabile, per questo ha cercato di esprimerla a loro modo e farla vivere così come noi la sentono. Il programma dei Taraf si incentra in particolar modo sulla musica Romanì dell’aria compresa tra Ungheria, Romania e Russia; nonché brani della tradizione Klezmer e Manouches (Gypsy Jazz). I “Taraf de Gadjo” cercano in qualche modo di trasmettere la libertà che questa musica emana, la forza coinvolgente di questi ritmi così accattivanti e travolgenti, pieni di pathos, di vitalità e passione.
Nel programma è stato inserito musica Klezmer perchè le forme musicali presenti in questo genere sono per certi aspetti molto simili a quella degli Tzigani. Il Klezmer è la musica popolare ebraica strumentale dell’est Europa; si è generato all’interno delle comunità ebraiche dell’Europa orientale, in particolare delle comunità khassidiche, ed è patrimonio e prerogativa di musicisti che per scelta o costrizione sono in continuo movimento: vi ritroviamo infatti elementi tedeschi, magiari, boemi, bulgari, transilvani, turchi, greci, ucraini, oltre agli influssi della musica tzigana. I klezmorim erano musicisti itineranti, e portavano la musica secolare (vocale e strumentale) nei matrimoni e nelle feste. I loro strumenti erano violini, viole, il cimbalom, flauti, ottoni e percussioni.
Motivo che accomuna tutta la musica dei Rom è quello dell’ improvvisazione; per questo motivo i “Taraf de Gadjo” si interessa a quella forma di Jazz, lo Swing Manouche o Gypsy Jazz, che nasce dall’incontro del Jazz americano degli Anni ’30, dal Valzer Musette francese e dalla tradizione tzigana. Tutto questo impregnato da nomadismo zingaro e dalla contaminazione diretta delle musiche incontrate. Questa magica fusione è avvenuta come evoluzione personale e percorso naturale di alcuni musicisti Gitani e Manouches il cui caposcuola, da tutti riconosciuto, fu il leggendario Django Reinhardt, anch’egli Manouche.
Il gruppo ha all’attivo diversi concerti in teatro, all’aperto, partecipazioni a festival, tra cui il Festival Klezmer di Ancona, il Festival Gypsy- Klezmer a Pinerolo (TO) giunto alla XIV edizione, unico nel suo genere in Italia, eventi culturali in Italia, Danimarca e Belgio. A un anno di vita, i “Taraf de Gadjo” hanno vinto il concorso “On the Road Festival” svoltosi a Pelago (FI) la prima settimana di luglio 2007, giunto alla XIX edizione. La giuria, composta,tra gli altri da critici musicali e giornalisti del settore, hanno così motivato il premio: “affascina la riproposizione in strada sia di arie classiche, sia di elucubrazioni jazz-tzigane. Virtuosismi e predisposizione alla comunicazione fanno il resto, dando al gruppo uno straordinario supporto del pubblico”.
Dicono di loro:
Da: INSOUND settembre 2007 pag. 32 recensione di Gigi Marinoni
I Taraf si sono aggiudicati l’edizione 2007 dell’On the Road Festival: e non solo per il repertorio scelto, indubbiamente consono alla musica da strada, ma per la capacità di andare ben oltre l’ovvio e lo scontato che spesso circondano queste sonorità oggi decisamente di moda. Ma il quartetto abruzzese ha dalla sua una qualità rara: tutti sono di estrazione classica, hanno studiato, suonano in diversi ensemble e sanno comporre e arrangiare, tanto quanto buttar lì, con nonchalance, passaggi vivaldiani tra le scale d’oriente del Vecchio Continente. (…)
Mari Sichetti: Associazione Vabbò – Vasto e dintorni a Bologna
Mercoledì 25 luglio 2007 alle ore 21.00 nell’Area Palazzo Furii Teresa a Casalbordino (CH) si è svolta una serata musicale con il gruppo Taraf.
L’interpretazione di musiche Tzigane, Klezmer e Manouches ha catturato e sedotto il brillare di stelle danzanti nel cielo…
L’immaginazione corre in luoghi aspri, nella vivacità dei colori, tra piedi che “zampillano” sulla terra polverosa attorno ad un fuoco. Note che corrono, saettano, scivolano, si fermano, saltano, volano e poi giù di nuovo in un gorgoglìo di suoni, arabeschi nell’aria in chiave di violino, ritmo incalzante di musiche etniche per confluire nel finale in un travolgente oci ciornie.
I Taraf, vincitori tra l’altro dell’“On the Road Festival” Pelago – Firenze XIX Edizione 2007 ci donano gli sguardi freschi e vitali di giovani abruzzesi, il cui amore per la propria terra sa cogliere la magia di ambienti lontani e diversi….
Estasiato il pubblico numeroso applaude con stima, affetto e benevolenza in un caloroso abbraccio la musica dei TARAF!
Per chi fosse interessato gli spazi web del gruppo sono i seguenti:
http://www.youtube.com/tarafdegadjo
http://www.myspace.com/taraf4
Facebook: taraf de gadjo