Gli alunni che subiscono maltrattamenti in classe troveranno a scuola un sostegno psicologico. Negli istituti scolastici di Vasto arriva lo sportello per prevenire il disagio giovanile. L’iniziativa, già messa in cantiere dall’amministrazione comunale, ora riveste una finalità più importante: un servizio di ascolto con esperti del settore a disposizione anche degli studenti maltrattati dai professori o vittime degli episodi di bullismo per cui nel passato sono scattate diverse denunce seguite da provvedimenti giudiziari.
Crea apparensione nelle famiglie vastesi la notizia del supplente finito agli arresti domiciliari dopo aver maltrattato 14 alunni in meno di tre mesi. Ragazzini al di sotto dei 14 anni. Tra questi, diversi bambini tra i 9 e gli 11 anni. Un uomo ultracinquantenne, originario di un paese del Vastese, ma che spesso si vedeva in giro in città. Questo l’identikit di una persona di cui, per motivi di privacy delle vittime minorenni, la polizia non ha fornito il nome, ma solo informazioni generiche sui fatti accaduti nel Vastese e in altre scuole della provincia di Chieti. “Vogliamo sapere chi è. Ci dicano il nome perché vogliamo capire con chi abbiamo a che fare”, è l’appello unanime che in questi giorni rivolgono pubblicamente i genitori degli alunni delle scuole primarie e medie, le fasce d’età più a rischio. “La prima nostra preoccupazione è stata quella di evitare che quest’uomo, che ha compiuto fatti gravissimi di cui abbiamo prove inconfutabili, potesse continuare a insegnare”, ha precisato Cesare Ciammaichella, vice questore di Vasto.
“A noi non sono giunte segnalazioni di episodi del genere”, racconta Antonio Spadaccini, assessore comunale alle Politiche sociali. “Ma stiamo per attivare uno sportello finalizzato a prevenire il disagio giovanile che può nascere tra i giovani fin dall’età scolare”.