Le accuse sono pesanti. E nelle ore in cui la notizia dell’arresto fa il giro della città emergono altri fatti professore ultracinquantenne arrestato dalla polizia di Vasto.
Nei verbali della squadra anticrimine del Commissariato di via Bachelet ci sono particolari agghiaccianti. Cesare Ciammaichella, vice questore di Vasto, li rivela solo in parte: bambini tra i 9 e gli 11 anni picchiati sulle mani col righello, un minorenne afferrato al collo con due mani, schiaffi, percosse alla schiena, gessetti lanciati contro gli alunni. Un’indicibile ricostruzione dei fatti affidata a “40 testimoni e decine di documenti. si tratta di un uomo dalla doppia personalità. Adorava le bambine, non i bambini. Questo non significa che le sue azioni avessero sfondo sessuale, ma è chiaro che l’indagato attuava una grave disparità di trattamento, come accertato da decine di testimoni”.
L’uomo era già stato condannato per atti di libidine nei confronti di minori (con condanna già passata in giudicato) e ratto di minori. Le vittime accertate dei soprusi sono 14.
Dopo mesi di silenzio e rassegnazione da parte degli alunni, ad accorgersi che qualcosa non andava è stata una preside di Vasto che, dopo aver accertato l’accaduto, ha sospeso per 10 giorni senza stipendio l’insegnante e lo ha denunciato.
“Neanche i genitori – spiega Ciammaichella – conoscono tutti i soprusi subiti dai loro figli, perché i bambini assorbono il dolore, trasformandolo in senso di colpa”.