Un coro di no. Ha trovato la strada sbarrata la richiesta dei socialisti, che vogliono un assessorato. A Vasto le consultazioni non sono finite. “Tornerò a incontrare i partiti, vedremo se singolarmente o tutti insieme. La prossima settimana la questione verrà risolta”, annuncia il sindaco, Luciano Lapenna.
Tre le richieste del Psi: un assessorato per un rappresentante socialista (Luigi Masciulli, consigliere comunale), riduzione del numero degli assessori da 7 a 6 e rilancio dell’azione amministrativa. Il tutto è contenuto in una lettera consegnata al primo cittadino, che l’ha letta alle delegazioni delle 6 forze politiche del centrosinistra.
Da tutte (tranne che dai socialisti, naturalmente) è arrivato un secco no al rimpasto. Nessuna vuole cedere il posto. Silvio Paolucci, segretario regionale del Partito democratico, ha lasciato nelle mani di Lapenna la patata bollente: “E’ il sindaco che deve decidere. La questione non riguarda il Pd, ma i 3 monogruppi di maggioranza”. Il riferimento è a Italia dei valori, Giustizia sociale e Rifondazione comunista, che attualmente possono contare su un solo consigliere comunale a sorreggere l’assessore di ognuna di queste singole forze politiche.
Il segretario cittadino del Psi, Luigi Rampa, se la cava con una battuta meteorologica: “Dopo la pioggia viene il sole. Siamo fiduciosi”.
Ma il concetto di bel tempo non è uguale per tutti.”Il sindaco ci ha letto la lettera dei socialisti. Abbiamo espresso la nostra contrarietà a una modifica dell’assetto di Giunta”, ribadisce Marco Del Bonifro (Idv).
Non usa giri di parole Marco Marra (Rifondazione comunista), assessore ai Lavori pubblici: “In città ci sono problemi più importanti da affrontare. Non ci interessano le richieste di poltrone”.