Fabio Giangiacomo non ha diffamato Michele Celenza, presidente dell’associazione civica Porta Nuova ed ex presidente del Comitato cittadino per la tutela del territorio. Lo ha deciso il giudice del Tribunale di Vasto, Anna Rosa Capuozzo, archiviando la querela presentata da Celenza nei confronti dell’avvocato Giangiacomo, attivista del Pd, di cui è stato capogruppo in Consiglio comunale, ed ex presidente del Coasiv, consorzio per l’area di sviluppo industriale del Vastese.
La questione ruota attorno alle battaglie ambientali che, sul futuro di Punta Penna, dividono la politica e il mondo civile. “Intervenendo su un blog internet locale – dice Giangiacomo – sono entrato nel merito della questione, dicendo che le affermazioni scritte da Celenza in alcuni comunicati non avevano valore di ricerca accademica, ma erano solo un copia e incolla. Lui – afferma Giangiacomo – ha risposto comunicando a 700 persone tramite e-mail che mi aveva querelato. Una vicenda legale durata un anno e conclusasi con l’archiviazione per infondatezza del reato decisa dal giudice”, Anna Rosa Capuozzo nel procedimento penale che vedeva la pubblica accusa rappresentata dal pm Enrica Medori. “Nel decreto si evidenzia come in quei documenti fossero state utilizzatre vecchie carte, oggi del tutto inattendibili”. Nel processo Giangiacomo è stato difeso dall’avvocato Nicola Raducci. E ora annuncia: “Non sporgerò controquerela. La magistratura penale ha cose più importanti di cui occuparsi. Non escludo, incece, un’azione risarcitoria”.