Il reato ipotizzato dalla Procura è peculato. Vuol dire che i sospetti ricadono su un dipendente delle Poste.
A condurre le indagini è direttamente il procuratore capo, Francesco Prete. Dopo la denuncia presentata ai carabinieri dai dirigenti di Poste italiane, nell’ufficio centrale c’è un impiegato in meno. E’ stato trasferito in un’altra filiale abruzzese il sospettato del furto dei 15mila euro spariti dalla cassaforte del servizio Poste Impresa, che si trova nello stesso edificio di viale Giulio Cesare. Dal palazzo di vetro tutti tengono le bocche cucite. “C’è un’indagine in corso, non posso dire nulla”, mette le mani avanti il direttore delle Poste centrali di Vasto, Giuseppe Sciotti.
I fatti risalgono al pomeriggio del 31 agosto scorso. In quelle ore i locali di Poste business sono vuoti, non gli altri uffici, dove sono al lavoro diversi impiegati. Mani ignote aprono la cassaforte, prendono una cassetta di metallo che contiene le banconote e arraffano i soldi.
Le indagini – A incastrare il presunto colpevole sarebbero due elementi. Due registrazioni. La prima riguarda data e ora in cui viene aperta la cassaforte. L’altra è contenuta nelle telecamere a circuito chiuso, in cui cui si vedrebbe la persona che è entrata nell’ufficio. Di recente, su richiesta delle forze dell’ordine, impegnate a fronteggiare l’ondata di furti estivi, i tempi di registrazione delle immagini sono stati prolungati.
Le registrazioni non rimangono più in memoria per 48 ore, ma per un’intera settimana prima di cancellarsi automaticamente. Il ladro ha agito di venerdì. Probabilmente confidava nel fatto che l’ufficio resta chiuso nel week-end e, di conseguenza, lunedì 2 settembre non sarebbe rimasta alcuna traccia del suo passaggio. Non è stato così. In via precauzionale il sospettato è stato trasferito.