Venti di crisi anche nella zona industriale di Punta Penna, dove però si registrano allo stesso tempo timidi segnali di ripresa nel settore chimico. Nel nucleo produttivo retrostante il porto di Vasto il calo della produzione di biodiesel e il costo sempre crescente delle materie prime sono le cause della “cassa integrazione straordinaria alla EcoFox, che scadrà a maggio dell’anno prossimo”, spiega Giuseppe Rucci, segretario provinciale della Filctem-Cgil. La fabbrica del gruppo pesarese produce il biodiesel e già il 2 febbraio scorso, annunciando in un comunicato il ricorso alla cassa integrazione per tutti i 34 dipendenti, ammetteva le difficoltà dovute al calo delle vendite e al proliferare dei produttori di biocombustibile.
Tuttavia, “si registrano i primi segnali positivi che fanno intravedere uno spiraglio di luce per il futuro”, dice Rucci.
In controtendenza l’altra azienda chimica di Punta Penna, la Puccioni spa, che produce concimi. “Sono stati fatti degli investimenti sul nuovo fertilizzante sotto forma di gel e questo avrà come effetto – spiega il sindacalista – una riorganizzazione della turnistica, mantenendo inalterati i livelli occupazionali. Speriamo sia possibile anche creare qualche posto di lavoro in più”.