E’ una situazione che si trascina ormai da troppo tempo e che rischia di chiudersi con un grave danno per i residenti di un quartiere della città altamente popolato. La storia inizia nel 2002, quando il Comune, dopo averlo ricevuto in comodato d’uso gratuito dal Consorzio di Bonifica Sud, cedette al Circolo Culturale Sant’Antonio abate la porzione di terreno che si trova di fianco agli uffici del Consorzio stesso. L’accordo prevedeva una concessione per nove anni. Il Circolo realizzo su quel terreno, a sue spese, la struttura in legno utilizzata ancora oggi da tante associazioni per le sue attività.
Nel 2003, in seguito alla richiesta del comitato di quartiere “Vasto Alta”, il Consorzio concesse, sempre in comodato d’uso, il terreno su cui il Comitato realizzò il campo di calcetto. L’accordo tra Consorzio e amministrazione comunale prevedeva la possibilità di concessione a titolo definitivo delle due aree, catalogate dal piano regolatore come B4, cioè residenziali, a patto che venisse applicata la medesima destinazione d’uso per altri terreni di proprietà del Consorzio nelle adiacenze.
Il consiglio comunale di Vasto, nel maggio 2006, approvò una delle due proposte di variazione al Prg formulate dal Consorzio, con una successiva modifica nel 2008 per correggere un parametro. Da allora, però, l’iter di adozione delle modifiche si è bloccato, facendo quindi finire su un binario morto l’accordo tra le parti. Ecco, quindi, che nel gennaio 2012 il Consorzio ha messo il lucchetto al cancello del campo da calcetto. E stessa cosa accadrà alla sede del Circolo.
L’ente ha intenzione di mettere in vendita i suoi immobili e il terreno, ovviamente compreso quello utilizzato per tanti anni per attività ricreative e socio-culturali. Ecco quindi che il direttivo del Circolo lancia un appello al sindaco. E lo fa con una petizione, per cui verranno raccolte le firme nei prossimi giorni. “In questi mesi più volte abbiamo sollecitato l’amministrazione comunale – dice il presidente Mario D’Ermilio-, ma nulla è stato fatto. Per i residenti del quartiere quegli spazi sono molto importanti. Ecco perchè chiediamo che la nostra situazione venga presa seriamente in considerazione dagli organi competenti”.
La raccolta firme partirà in questo fine settimana, al fine di salvaguardare spazi molto importanti per la vita sociale di un quartiere che negli ultimi anni ha vissuto una forte espansione. I residenti di Sant’Antonio abate negli ultimi anni hanno dovuto combattere tante battaglie, tra cui quella per la rotatoria all’incrocio con la provinciale. “Se ormai con il Consorzio non si può raggiungere un accordo, l’amministrazione si faccia carico della nostra situazione concedendoci uno spazio nel nostro quartiere dove poter portare avanti le tante attività”, concludono dal direttivo.