Luigi Baiocco, contattato da ZonaLocale, torna a parlare a pochi giorni dall’esonero. Come sempre molto disponibile, il mister si congeda serenamente, senza polemiche, dicendo quello che pensa. “Le cose che vi dico le ho già condivise con la società, con cui ci siamo lasciati bene. Non me lo aspettavo, eravamo partiti bene e fino a domenica scorsa eravamo primi, la squadra era compatta, abbiamo cercato fino all’ultimo di venire fuori da una situazione non certo positiva, anche se non mi sembrava così disastrosa. Non è facile quando cinque giocatori importanti come Vicentini, Soria, Irmici, Sputore e Alberico, senza nulla togliere a chi ha giocato, sono fuori come contro il Passo Cordone”.
Una squadra senza gioco, è questo il problema principale? “Si è tanto parlato del gioco, ma abbiamo iniziato tardi la preparazione, la rosa è stata completata a metà settembre, abbiamo avuto degli infortunati importanti, ci voleva più tempo. Quella del gioco è una questione che andava avanti da troppo. Mi dispiace perché avrei voluto allenare con maggiore serenità – ha proseguito Baiocco – quando si è sempre sottoposti al giudizio ogni settimana non si lavora bene, anche se so che in una piazza come questa ci può stare, ma alla quinta giornata non potevamo già aver vinto o perso il campionato”.
E’ vero che aveva la squadra contro? “No, mi sembra tanto una storia inventata ad arte per creare problemi, per mettermi in cattiva luce, non è una cosa vera. Giocatori che vogliono fare fuori l’allenatore non recuperano lo svantaggio iniziale e ribaltano il risultato, ed è successo tre volte. In società c’è chi voleva dall’inizio un altro tipo di allenatore e non abbiamo remato tutti dalla stessa parte, è difficile lavorare in questo modo, già prima della partita in casa contro la Torrese avevo pensato di dimettermi perché la situazione stava diventando difficile, sono uno che non molla, ma anche per me era insostenibile. Se si fa una scelta all’inizio si deve andare avanti con quella, uniti fino alla fine, invece si sentivano sempre tante voci e non è stato bello essere messo in discussione da chi mi aveva scelto, soprattutto dopo così poche giornate”.
Il mister manda un messaggio ai tifosi: “La parte più bella di questa mia esperienza è stata vedere di nuovo i tifosi allo stadio, vedere il loro attaccamento e mi dispiace che non siamo stati brillantissimi, ma come ho già detto siamo partiti in ritardo e la squadra è stata completata a metà settembre. Mi dispiace anche che mentalmente si siano dovuti adattare a fare certe trasferte, non sono questi i loro campi, con tutto il rispetto per le squadre di Promozione, ma meritano ben altro. Hanno comunque colorato la curva e ci hanno sostenuto sempre, li ringrazio per questo, così come ringrazio i miei collaboratori: Massimo Baiocco, Vito Fioravante, Amerigo Salvatore e Mario Barattucci”.
Poi qualche parola sul suo successore: “Auguro a Massimo Vecchiotti, che è un amico, di avere quello che è mancato a me, la tranquillità per raggiungere l’obiettivo stabilito”. E sui fuoriquota: “Sembrava chissà quali disastri stessero facendo, hanno avuto troppe pressioni, un conto è fare il fuoriquota in un paese, un conto è farlo a Vasto, ma non è colpa loro se non hanno reso al massimo, è difficile giocare bene in certe situazioni”.
In società ci sono troppe teste? “No, forse si fanno troppe riunioni e ci sono troppe persone che parlano dell’aspetto tecnico, dovrebbero farlo al massimo in due che poi dovrebbero riferire alla società, se parlano tutti è un problema e bisogna essere più propositivi. Il commento di chi va in tribuna e fa parte di questa società non è certo piacevole, non si dovrebbe fare, meglio parlarne il giorno dopo in privato. Questi aspetti li ho condivisi con i dirigenti, devono essere più chiari e definiti i ruoli, l’ho detto in modo che migliorino, essendo un gruppo nato da poco sono in fase di costruzione anche loro, comunque gli auguro il meglio e li ringrazio per l’opportunità che mi hanno dato. Saluto e ringrazio tutti, anche la stampa per l’attenzione che ci è stata data, per quanto è stato fatto per il ritorno del calcio a Vasto e dei tifosi all’Aragona, vedere la squadra di nuovo in campo è un grande risultato”.