Va in maternità ma, al momento di rientrare al lavoro, viene licenziata quando suo figlio non ha ancora compiuto un anno di età. E’ la storia di una lavoratrice, M.M., che ora ha vinto la sua battaglia nelle aule di giustizia e può ricominciare a lavorare. Assistita dall’avvocato Vincenzo Di Fano, dell’Ufficio legale della consigliera di parità della Provincia di Chieti, Anna Rita Guarracino, la donna ha impugnato il licenziamento.
Il collegio di avvocati composto da Di Fano e dal suo collega Massimo Liberatore ha ottenuto la sentenza che impone all’azienda di reintegrare la donna sul posto di lavoro. “Il giudice – commentano i legali – ha riconosciuto l’esistenza di una discriminazione di genere nei confronti della lavoratrice ed ha condannato l’azienda alla reintegra, alla corresponsione di tutte le mensilità arretrate a far data dal licenziamento e al pagamento delle spese legali a favore dell’Ufficio legale della consigliera di parità.
“Si tratta, nel suo genere, di una sentenza pilota, la prima che viene pronunciata nella nostra provincia da quando è stato istituito lo sportello legale, nel 2010”, sottolinea Anna Rita Guarracino. “Ma è in assoluto il primo procedimento che vede l’Ufficio della consigliera di parità parte attiva nella difesa dei diritti di una donna discriminata e che, nella fattispecie, è stata demansionata al momento del rientro al lavoro dalla maternità. Alla luce di questa sentenza, invito donne e uomini che subiscono discriminazioni di genere in ambito lavorativo a rivolgersi al nostro sportello legale, che interviene gratuitamente in queste situazioni. Ci si può rivolgere al seguente indirizzo e-mail: a.guarracino@provincia.chieti.it”.