“Non sarò io l’assessore del Partito socialista”. Salvatore De Simone chiude la porta all’ipotesi di un suo ingresso nell’amministrazione comunale. Il Psi ha chiesto a Lapenna un posto in Giunta e la riduzione del numero complessivo degli assessorati da 7 a 6. Il sindaco di Vasto avvierà lunedì le consultazioni con i 6 partiti che compongono la maggioranza. Stavolta il Tetris della politica locale rischia di non incastrarsi.
Troppi pretendenti per poche poltrone. Ma l’avvocato amministrativista, che con il Partito socialista è stato sindaco di Schiavi d’Abruzzo e consigliere provinciale, dichiara di non voler fare l’assessore esterno: “Smentisco categoricamente le voci circolate in queste ore. Non sarò io l’assessore del Psi. Preferisco continuare a esercitare la mia professione. Ho tanto lavoro da svolgere. Non avrei neanche il tempo di conciliare le due attività”.
La rosa è scesa sul piede di guerra. Con tre consiglieri comunali (Gabriele Barisano, Luigi Masciulli e Corrado Sabatini), sufficienti a tenere sotto scacco l’amministrazione Lapenna e a farle mancare la maggioranza in aula, rivendica un posto nella squadra di governo della città e chiede a tutto il centrosinistra un colpo d’acceleratore. De Simone, però, precisa usando un’espressione latina: “La richiesta di un assessorato non sarà il casus belli”, la causa che scatena la guerra, “non metteremo in crisi l’amministrazione Lapenna”.
Totoassessore – Al momento, il primo nome della lista è Luigi Masciulli, avvocato anche lui (noto per aver rappresentato l’ex difensore dell’Inter e della Nazionale, Marco Materazzi) e consigliere comunale eletto nella lista civica Giustizia sociale e poi transitato nel Psi, partito in cui ha militato per anni suo fratello Giuseppe, ex sindaco di Palmoli e attuale vice sindaco del paese dell’entroterra vastese. Masciulli non nasconde di essere disposto a entrare in Giunta. A qual punto, decradrebbe dalla carica di consigliere comunale. Il suo seggio nell’aula Vennitti verrebbe allora assegnato a Giovanna Paolino, quarta più votata in Giiustizia sociale alle elezioni del 2011. Si dice sia politicamente vicina ad Angelo Pollutri, sindaco di Cupello. Questo potrebbe creare problemi a Lapenna, visto che lui e Pollutri sono tra i papabili per una candidatura al Parlamento nel 2013: di qui a qualche mese potrebbero diventare avversari all’interno del Pd. Nel Tetris della politica vastese ci sono ancora molti buchi.