“Il 4 ottobre di ogni anno, per nove anni, si è svolta nella nostra città la Marcia della Pace. Nell’anno del Signore 2012 questa iniziativa bella, lieta, coraggiosa, semplice e nobile non si terrà. L’Amministrazione Comunale targata Magnacca ha inteso non svolgerla, pare perché non c’erano i tempi per organizzarla“. E’ Domenico Di Stefano, consigliere comunale di San Salvo Democratica, che della Marcia è stato l’ideatotre, ad esprimere la sua amarezza per la mancata organizzazione.
“Colgo ancora adesso l’occasione -scrive Di Stefano- per ringraziare quanti, in questi nove anni, hanno sostenuto e collaborato questo evento che rendeva la nostra città unica in tutto il territorio e, credo, in tutta la Regione Abruzzo. Grazie al Sindaco e agli Amministratori “di prima”, grazie ai funzionari e ai dipendenti comunali, alle Scuole di ogni ordine e grado e alla nostra meravigliosa infanzia e gioventù, alle Parrocchie, alle Associazioni di ogni genere e tipo, ai tanti, tantissimi Cittadini che in questi anni hanno passeggiato, senza distinzioni di bandiere e di casacche, le vie faticose di un’idea di pacificazione che, inevitabilmente, comincia dalle nostre piccole azioni e inerisce le grandi questioni del pianeta”.
La Marcia della Pace ha avuto anche segni che poi sono rimasti tangibili nella città, come l’intitolazione di piazza Rabin e Arafat a San Salvo Marina, la scultura di Altieri in piazza della Pace o il braciere che per diverso tempo è stato acceso in Municipio.
“Era una festa di popolo la Marcia della Pace, -prosegue Di Stefano- e il Comune si faceva in quattro per allestire una piazza, una citta, mille cuori. Eravamo sempre di più, ogni volta di più e in chi partecipava ein chi assisteva felice si moltiplicavano valori inestimabili, quelli dell’impegno e della rinnovata consapevolezza che anche da un piccolo angolo del mondo può sorgere uno spicchio di sole per tutto il mondo. Perché il mondo è un insieme di angoli da spolverare quotidianamente.
Era stata volutamente scelta la data del 4 ottobre, festa di San Francesco D’Assisi, non solo gigante della cristianità ma anche Patrono d’Italia con un atto parlamentare e dunque patrono e custode di tutte le bandiere e le casacche. Nel mio programma elettorale questa cosa era scontata, chiaramente. Ma io ho perso… Ora, pur rispettando chi ha vinto, non mancherò mai di rispetto alle mie idee, alle mie proposte, alla mia partecipazione per il bene e la crescita della mia comunità cittadina, senza vergogna e senza abbassare lo sguardo. E credo che forse proprio quest’anno, oggetto di asprezze elettorali anche troppo sopra le righe, la Marcia della Pace era quanto mai azzeccata, pertinente, necessaria“.
Di Stefano spera che l’anno prossimo posssa tornare la Marcia. “Quest’anno facciamo passo ma facciamo anche un altro passo: cominciamo sin da ora e con largo anticipo ad organizzare la Marcia della Pace dell’anno prossimo, facciamolo insieme nello spirito con cui sempre lo si è fatto. Certi eventi ormai fanno parte dell’immaginario collettivo e, se volete, della storia e della cultura di San Salvo. Non sottoponiamoli allo spoiling system senza senso, ma sono sicuro e spero non sarà così. Paolo VI ammoniva: La pace è il dovere della storia presente!. Sono parole mai datate e mai in disuso. Adesso, perciò, rimettiamoci in cammino. Per dire come nei libri di favole: c’era una volta e…c’è ancora la Marcia della Pace di San Salvo!”