Sono in corso le indagini condotte dal Corpo Forestale dello Stato, insieme all’Ufficio Circondariale Marittimo e alla Polizia Municipale di Vasto, per capire cosa è accaduto nella zona industriale di Punta Penna. Indagini che erano già in corso, con gli uomini della Guardia Costiera attenti a monitorare la situazione degli scarichi. Ieri alcuni cittadini avevano allertato le forze dell’ordine, dopo che dai tombini delle condutture delle acque bianche era iniziato un abbondante flusso di liquido rosso e scarti di lavorazione delle uve.
Immediato l’intervento delle pattuglie, che hanno effettuato prelievi dei campioni di liquido e hanno fatto una prima indagine per capire cosa sia successo. Da una prima ricognizione presso alcune cantine sociali, gli agenti della Forestale coordinati dal comandante provinciale Livia Mattei, hanno fatto una prima scoperta. Ieri l’acqua che fuorisciva era limpida, ma, dai residui in strada, sembra che lo sversamento sia in corso da alcuni giorni.
Sembrerebbe che gli scarichi finivano direttamente nelle fogne, però di notte, quando il flusso è minore. Però, oltre alle acque reflue, nelle condutture sono finiti anche scarti della lavorazione, che hanno intasato i tubi fino a farli saltare in corrispondenza dei pozzetti. Ed ecco che si spiega la situazione visibile all’incrocio di via Libero Grassi. Ora andranno quindi accertate le autorizzazioni allo scarico ed eventuali procedure concordate con Sasi e Provincia.
“Gli accertamenti saranno approfonditi – assicura il comandante Mattei – e i cittadini sappiano che, in questi giorni, abbiamo intensificato i controlli su cantine e frantoi”. Lo scorso anno, un frantoio del Vastese era stato pesantemente multato perchè scaricava direttamente in un vallone i suoi residui di lavorazione. Ora, nel periodo clou della vendemmia, l’attenzione si è spostata sulle cantine.