“Questa vicenda dimostra come a Vasto manchino i controlli ambientali da parte della pubblica amministrazione”. E’ duro il commento dell’associazione Codici sulla vicenda dei residui di lavorazione del vino sversati a fiumi dentro le fogne della zona industriale di Punta Penna. Ieri i tombini di via Osca sono scoppiati, facendo riemergere dal sottosuolo acqua rossa, chicchi d’uva e vinacce. Sono intervenuti polizia municipale e corpo forestale. La guardia costiera da giorni ha avviato le indagini per risalire a cause e responsabilità.
Codici – “Oltre al problema scarichi a mare ora c’è anche quello del vino che esce dalle fogne”, tuona Riccardo Alinovi, referente cittadino dell’associazione Codici – centro per i diritti del cittadino. “Questa vicenda dimostra come a Vasto manchino i controlli ambientali da parte della pubblica amministrazione. In questa città si sta perpetrando un danno ambientale, come testimoniano le vicende degli scarichi di liquami in mare”, che nell’estate 2011 hanno creato tanti problemi al turismo, “e di cui non si trovano i responsabili e ora anche i residui della lavorazione dell’uva sversati nelle condotte fognarie. Invitiamo i cittadini a segnalare i problemi relativi agli scarichi e a tutte quelle attività che danneggiano Vasto e la natura. Su questi problemi c’è stata molta disattenzione anche da parte dell’amministrazione comunale”.