Da Annamargareth Ciccotosto, vice coordinatrice del comitato di Vasto per Matteo Renzi premier, riceviamo e pubblichiamo un resoconto della tappa a Chieti del sindaco di Firenze, candidato alle primarie con cui il centrosinistra sceglierà il leader.
“Nonostante l’incertezza del tempo il cinema ha cominciato progressivamente a riempirsi dalle 18.30 fino al suo arrivo, atteso per le 19 e protratto fino alle 20 causa ingorghi. L’attesa prolungata, però, non ha inciso sulle aspettative della folla, completamente incantata e presa dalle parole di Renzi; semplici, trasparenti e chiare. Lo slogan delle primarie Adesso! a Chieti diventa Mo!, anche questo segno della sensibilità ad esaltare tradizioni e cultura dei territori.
Dotato di un’ironia stimolante e costruttiva e coadiuvato da uno staff giovanile pronto ed efficiente, ha unito il suo intervento con l’ausilio di slide e video esemplificativi aderenti al suo pensiero. In poco meno di un’oretta ha snocciolato i punti più importanti. Per prima cosa si è presentato tramite un video di satira a lui dedicato che tra le righe lo vede come un ragazzino un po’ spaventato che utilizza le forbici con la punta arrotondata, ma è proprio nella sua freschezza che sorride di questa cosa e che, come un ragazzino, si interroga su come poter migliorare e affrontare ciò che già tanti altri hanno affrontato, solo che al contrario degli altri, che si presentano da decenni senza cambiare nulla, propone tante nuove idee.
Guarda ai giovani, all’importanza di una giusta istruzione e alla maggiore destinazione di risorse verso gli strumenti educativi fondamentali. Ribadisce la necessità di una rete più elevata di asili nido, atta a una maggiore socialità per i bambini e un sollievo per le madri lavoratrici, assicurando tra l’altro una maggiore occupazione portata dalle medesime strutture.
Parla di campagne politiche autofinanziate dai cittadini e non gravose per lo Stato, di buona volontà e di un approccio diverso al domani, non considerandolo più come una minaccia, ma come qualcosa da affrontare concretamente. Vincere o perdere, l’infamia maggiore non è rappresentata dalla sconfitta, ma dal fatto di non provarci e continua affermando l’importanza della collaborazione e del cambiamento non dandosi addosso l’uno con l’altro, ma aiutando ugualmente chi ha vinto. Diverse sono le idee esposte, che spaziano da un utilizzo più adeguato di fondi europei ad una maggiore capillarità delle infrastrutture conformate a costi meno eccessivi, fino ad arrivare all’importanza di un giusto e concreto snellimento burocratico.
Conclude l’intervento tramite un video di Obama nel quale vi è la commemorazione di vittime di una strage terroristica, tra le quali vi era una bambina di quelle nate l’11 settembre 2001 che rappresentava il volto della speranza di una democrazia migliore, stroncata ancor prima di nascere. Ribadisce quindi il concetto di adottare proposte concrete, di non rassegnarsi al cinismo, ma di provarci tutti insieme per garantire un futuro a chi ha ancora tutte le carte in regola per scriverlo”.