“Abbiamo avanzato proposte di riduzione dell’aliquota Imu per altre categorie, oltre a quella prevista per le industrie dall’amministrazione comunale, ma sono state bocciate dal consiglio comunale”. E’ Gabriele Marchese, di San Salvo Democratica, ad esprimere una dura critica nei confronti dell’amministrazione comunale sansalvese. “Volevamo che non solo le grandi industrie del territorio fossero agevolate, ma anche i giovani che vogliono avviare un’impresa, i disabili, chi si trova in una situazione di difficoltà economica, gli artigiani. Invece il centrodestra ha snobbato quanto da noi proposto”.
Dal direttivo di San Salvo Democratica spiegano anche nel dettaglio la proposta formulata dai suoi consiglieri comunali:
– Abbassare l’Imu sulla prima casa dallo 0, 425 allo 0,200 per le categorie dei disoccupati, cassaintegrati, lavoratori in mobilità, pensionati al minimo, diversamente abili;
– Estendere le agevolazioni riservate alla Grande Industria, che pagherà lo 0,76 e non lo 0,89 ANCHE agli artigiani e ai commercianti;
– Estendere le agevolazioni fino allo 0,72 per coloro che assumono, riservate solo alla Grande Industria, ANCHE agli artigiani, ai commercianti e ai professionisti in genere;
– Esentare dall’Imu i giovani fino ai 35 anni che vogliono avviare una bottega o un’attività nel Centro storico (per cinque anni) e nel resto della città (per tre anni).
Le risorse necessarie per compiere questa operazione, sempre secondo la proposta del movimento civico, erano reperibili con la riduzione della spesa corrente del 10% e con l’avanzo di amministrazione. “Il sindaco Magnacca e la sua maggioranza hanno detto no alle nostre proposte- affermano da Ssd-, hanno detto che di questi temi se ne parlerà in futuro. Quale futuro se la crisi è oggi e morde e crea gravi disagi alle categorie suddette?”
Ecco, quindi, che dopo il botta e risposta tra amministrazione comunale e Arnaldo Mariotti sulla questione Imu, arriva anche questo dissenso da parte di una componente del centrosinistra. “Noi continueremo a lavorare nell’interesse di tutti e non di pochi”, è il messaggio lanciato da Ssd, che promette di non arretrare su questa proposta, portandola avanti con forza.