Condotte fognarie colabrodo e il sospetto di nuovi allacci abusivi alle tubature sotterranee. Il problema scarichi a Vasto Marina non è ancora risolto, “anche se durante questa stagione balneare non si sono verificati gli stessi problemi dello scorso anno”, precisa il tenente di vascello Giuliano D’Urso, comandante della Guardia costiera di Vasto.
Le indagini – I problemi sono due: allacci abusivi e tubi rotti perché vecchissimi. Su questi due fronti si svolgono le indagini in corso. A eseguire verifiche e monitoriaggio sono i militari dell’Ufficio circondariale marittimo di Punta Penna in collaborazione con l’Arta, agenzia regionale per la tutela dell’ambiente, la Sasi (società che gestisce le reti idriche e fognarie in 92 comuni su 104 della provincia di Chieti) e il Comune di Vasto. “La nuova condotta di scolo delle acque bianche realizzata la scorsa estate non è stata ancora attivata perché dentro la tubatura confluivano acque compromesse. Stiamo investigando – spiega D’Urso – sulle cause, riconducibili probabilmente all’impianto fognario molto vecchio e, dunque, fatiscente. Il sospetto è che ci siano delle rotture da cui fuoriescono i liquami”. Centinaia le falle tappate ogni anno. Esiste anche un progetto di rifacimento dell’intera rete delle riviera, ma i tempi di realizzazione non sono brevi. “La Sasi ha già eseguito un primo intervento per ovviare agli sversamenti di acque nere, la cui presenza è stata accertata tramite campionamento”.
“Ulteriori accertamenti sono in corso – dice l’ufficiale – per capire se esistono scarichi abusivi” determinati da allacci non autorizzati alle reti di scolo. Acque nere provenienti da abitazioni private le cui tubature sono state ricongiunte agli scarichi delle acque piovane.