“I soldi degli affitti delle case, che spettano al Comune di Vasto per la manutenzione del palazzo, dove vanno a finire? Esiste un registro della gestione?”. Due domande che don Michele Ronzitti, cappellano della chiesa di Genova Rulli, rivolge in una lettera aperta al sindaco, Luciano Lapenna. Di fianco al piccolo tempio di via Anelli, nei pressi dell’arco di Porta Nuova, c’è l’antico palazzo dei baroni Genova Rulli. Cade a pezzi. Tanti anni fa era la sede del Tribunale, mentre l’edificio retrostante il teatro Rossetti era il Commissariato di polizia.
La lettera – “Il Comune di Vasto dovrebbe intervenire per il recupero e il restauro del complesso edilizio dei baroni Genova Rulli, in via Anelli”, che attualmente ospita la sede dell’Acli al piano terra, mentre il livello superiore è disastrato. Al restauro “si è impegnato il Comune nel contratto di comodato d’uso gratuito per 60 anni dell’edificio, stipulato il 31 gennaio 2006 con il Seminario di Chieti, proprietario dell’edificio”, ricorda don Michele, che è cappellano della contigua chiesa di Genova Rulli “ed ho seguito il disfacimento del palazzo in questi anni”.
Poi don Michele elenca i problemi: “Nel giardino l’erba cresce alta più di un metro e ci sono molti topi che entrano anche nella chiesa e nelle sale confinanti.
Ogni tanto l’erba viene tagliata, ma questo dovrebbe avvenire più volte l’anno e non solo per visite scolastiche o Giornata Fai. Il tetto del magazzino di via Roma sta per crollare: il vento ha portato via la guaina e l’acqua piovana entra abbondante. Il cortile è pieno di sterco dei volatili e il fetore penetra dentro la chiesa, che ha delle finestre da quel lato. Per farlo pulire dal Comune, tante volte ho minacciato di ricorrere al medico sanitario. So – precisa il cappellano – che tutto non si può fare per mancanza di fondi. Ma i soldi degli affitti delle case di via Roma che spettano al Comune per la manutenzione del palazzo dove vanno a finire? Esiste un registro della gestione?”.