L’Italia dei Valori si candida ad essere una forza di governo. Questo il messaggio lanciato dal suo fondatore e presidente Antonio Di Pietro durante il discorso conclusivo del settimo incontro nazionale del partito, che per tre giorni ha visto salire sul palco di palazzo d’Avalos tanti dei protagonisti della scena politica nazionale.
Di Pietro raccoglie quanto emerso dagli incontri, dai dibattiti, dal confronto con la gente dell’Idv durante la kermesse vastese. E rilancia i temi del programma di governo elaborato dal direttivo nazionale. “Il nostro programma è online, a disposizione di tutti. Vogliamo confrontarci sulle cose da fare, non sulle chiacchiere”, dice Di Pietro.
Sul tema delle alleanze politiche, fermo restando il no ad un’alleanza con l’Udc, a cui spesso Tonino si rivolge in maniera decisa, le questioni aperte sono due: il Pd e il Movimento 5 stelle. A Grillo il messaggio è semplice: “Per governare non basta avere i numeri. Ci vogliono numeri e un progetto. Noi il progetto ce l’abbiamo”. Al Pd i messaggi sono tanti, a cominciare dagli ammiccamenti di Bersani verso Casini. “Quando il Pd vuole allearsi con l’Udc non capisco cosa ci sia di centrosinistra. Casini si allea con chi riesce ad andare al governo, senza preoccuparsi dello schieramento”.
Di Pietro parla anche della libertà d’informazione. “Noi non abbiamo le televisioni”, sottolinea. Poi torna sul dibattito di ieri riguardante la trattativa Stato-mafia. “Nessuno ne parla. Perché la Rai non lo trasmette? Perché Porta a Porta non tratta questo argomento?” E annuncia che la prossima settimana l’Idv presenterà in Parlamento una mozione con cui si chiede al governo di costituirsi parte civile nel processo. “So già cosa voterà il Pdl, ma voglio vedere cosa farà il Partito Democratico”.
Il leader dell’Idv poi affronta i temi del lavoro, della crisi economica, dei referendum per la legge elettorale, della contrarietà al governo tecnico. Poi si rivolge al suo popolo. “Noi diamo fastidio come parte politica, ma questa è la nostra forza. Dobbiamo essere orgogliosi perché ci siamo fatti da soli e oggi rappresentiamo il Paese che crede nella legalità. E’ facile dire male degli altri, ma dobbiamo assumerci la responsabilità di fare quello che gli altri non sanno fare.
I cittadini devono darci la forza necessaria, non solo per stare nella coalizione, ma per far sentire la nostra voce nel paese. In questi anni il nostro movimento è cresciuto. Essere dell’Italia dei valori non è essere fan di Di Pietro. E’ sentirsi orgogliosi di essere cittadini europei. Dobbiamo andare all’appuntamento elettorale con il coraggio di chi pensa di potercela fare”.
Al termine del discorso “classica” parata di bandiere e tanti applausi, anche se c’è stato chi ha notato come Di Pietro non abbia salutato con l’invito per l’ottavo incontro nazionale a Vasto nel 2013.
Foto – Antonio Di Pietro nel discorso conclusivo
Si chiude il settimo incontro nazionale dell’Idv. Il discorso di chiusura di Antonio Di Pietro