Come investire e fare impresa nel Vastese. E’ ancora possibile? Bella domanda, a rispondere ci hanno provato gli imprenditori della zona riuniti nella sala multimediale del Comune di Cupello, cercando di capire insieme quali sono i problemi del nostro territorio che limitano la crescita delle imprese. Tra i principali sicuramente la logistica, il costo dei servizi, i limiti della burocrazia, la viabilità e i costi elevati della fornitura di energia. Presenti Matteo Colaninno, deputato Pd, il sindaco di Cupello, Angelo Pollutri, Camillo D’Amico, capogruppo Pd al consiglio provinciale di Chieti, Gabriele Tumini, presidente di Assovasto, Antonio Marcello, consigliere provinciale, Enrico Di Giuseppantonio, presidente della Provincia di Chieti, Alfredo Castiglione, vice presidente Regione Abruzzo e assessore alle Attività Produttive e Giovanni Legnini, senatore Pd.
Ad aprire la discussione è stato il padrone di casa, il sindaco Angelo Pollutri: “Spero che da questo incontro arrivino le proposte concrete di cui il territorio ha bisogno perché in sofferenza, ma esistono delle persone che possono risolvere e migliorare questa situazione. Il nostro territorio può candidarsi per la sperimentazione energetica della Regione”. A seguire ha parlato Camillo D’Amico: “Questo è un incontro che serve a dare voce alle imprese, un’iniziativa che non ha bandiere di partito, perché la difesa del territorio non ne ha bisogno, deve essere un incontro bipartisan”.
“Negli ultimi 20 anni il nostro territorio non ha ricevuto investimenti rilevanti, tranne a Gissi per la Turbogas – ha dichiarato Gabriele Tumini, presidente di Assovasto – doveva farlo la politica, ma non lo ha fatto. Siamo carenti di infrastrutture, logistica e trasporto, per i nostri prodotti che devono arrivare in Europa, è un problema che noi della zona fino al sud dobbiamo subire e che non ci fa essere competitivi”. Che fare? “E’ impossibile arrivare in Europa a costo zero. Dobbiamo attivare la crescita tutti insieme, aziende, sindacati e politica”.
Spazio poi al presidente del Cda di Pilkington, Graziano Marcovecchio che ha sottolineato l’importanza del welfare e dei contratti di solidarietà, senza tralasciare le priorità: “Bisogna saper scegliere quali sono”. Dopo di lui è intervenuto Marco Mari, direttore del personale Denso, che ha parlato della riorganizzazione dell’azienda in un periodo difficile, riuscita anche grazie alla sensibilità dei lavoratori e delle amministrazioni locali, evidenziando l’importanza del capitale umano e della formazione sul luogo di lavoro, “ma per superare il gap c’è bisogno di infrastrutture e ammortizzatori sociali”.
In rappresentanza dei sindacati c’era Germano Di Laudo, segretario Cgil: “Finalmente si è ricoperto il piacere della discussione, ma ora si prendano le decisioni. Dobbiamo riscoprire la voglia di fare impresa e sviluppare il territorio. Ci nascondiamo dietro la mancanza di risorse, ma dobbiamo sfruttare quelle che abbiamo”. Il senatore Legnini, si è detto moderatamente fiducioso: “Si spera di ripartire bene, dal 2008 abbiamo perso 8 punti di Pil, vale a dire 120/130 miliardi di euro. Non possiamo mettere in discussione realtà come Pilkington, Denso, Sevel e Honda, senza loro avremmo numeri più bassi della Calabria. I pochi soldi che ci sono vanno sfruttai per ciò che serve, dobbiamo rendere il nostro territorio più attrattivo di altri e ci dobbiamo comportare diversamente rispetto a prima del 2008”.
Sul “fare squadra” ha insistito anche l’assessore regionale Castiglione: “Se siamo tutti più uniti si trovano le soluzioni, ma dobbiamo essere coscienti di quello che andiamo a fare. Perché altri dovrebbero investire qui? C’è tropo campanilismo e individualismo, ogni Provincia vorrebbe i fondi, sbagliamo ad essere divisi”. Poi le sue proposte: “Dobbiamo accelerare i tempi per la banda larga e snellire la burocrazia e restituire le risorse a chi le ha prodotte”. Non tutto è fermo però: “La Sangritana è al lavoro con il Consorzio di Vasto e Casoli insieme a quello del Lazio per unire Gaeta con Vasto con una tratta ferroviaria che arrivi a Napoli e passi anche per Castel Di Sangro”.
“Abbiamo sottoscritto un accordo tra tutte le parti sociali per rilanciare questa zona – ha dichiarato Di Giuseppantonio – dobbiamo promuovere il territorio, sviluppo e occupazione. Tanti sono i problemi da risolvere che ci trasciniamo da decenni, gli enti locali di questa regione non sono in grado di garantire più nulla. Dobbiamo fare squadre nei confronti del governo centrale e una lotta senza bandiere alla burocrazia, ci sono leggi non applicate”.
La conclusione è affidata a Colaninno: “Le conclusioni non le devo fare io, le avete fatte voi qui oggi, è stata una serata concreta, importante e ci sono tutte le condizioni per venirne fuori. Dobbiamo ridare ai cittadini e a noi la speranza anche se è difficile. A novembre la politica ha scelto la strada migliore non andando alle elezioni, altrimenti oggi chissà come saremmo ridotti male. Però abbiamo bisogno anche della finanza per uscire da questo momento di scarsa competizione”. Una rilfessione sulla nostra zona: “Questo territorio ha grandi problemi, ma non ci sono solo questi, ha anche delle grandi aziende”. Ma come si esce dalla crisi? “Non illudiamoci che le banche possano fare qualcosa, esistono strumenti per migliorare, li dobbiamo trovare e fare nostri, inoltre dobbiamo generare reddito e creare lavoro, un lavoro innovativo e ci devono dare ulteriori aperture di credito. Anche la Germania nel 2000 ha vissuto un momento difficile, ma ne è uscita. I problemi non si risolvono sempre mandando via i politici, non accetto di essere paragonato a dei mascalzoni, come se fossimo tutti uguali”.
Foto – Colaninno a Cupello
L’onorevole Matteo Colaninno a Cupello incontra politici e imprenditori per parlare di impresa.