La paura come emozione psicobiologica non è una forma di patologia, anzi essa è un’emozione fondamentale per l’adattamento degli animali e degli esseri umani al loro ambiente circostante.
La paura è fondamentale per la sopravvivenza poiché questa è la reazione che ci permette di riconoscere eventuali situazioni come pericolose e ci consente quindi di fronteggiarle, se ci troviamo davanti ad un serpente è la paura che ci permette di percepire il pericolo e che ci dà la forza necessaria per scappare.
Tuttavia, quando la paura per qualcosa che non è una reale minaccia e che non crea problemi o difficoltà ad altri, diventa incontrollabile e ostacola il normale svolgimento delle attività quotidiane e rende l’essere umano bloccato ed incapace di avere reazioni idonee nei confronti degli eventi, si trasforma da utile emozione naturale a reazione patologica che prende il nome di fobia.
La fobia ha delle caratteristiche peculiari:
È una paura irrazionale e sproporzionata per un oggetto o una situazione che non rappresenta una reale minaccia. Le persone che ne soffrono si rendono perfettamente conto dell’irrazionalità della propria paura, ma non possono controllarla. L’ansia da fobia produce sintomi fisiologici come tachicardia, disturbi gastrici, nausea, senso di soffocamento, rossore, sudorazione eccessiva, ecc…
Chi soffre di una fobia fugge l’oggetto o la situazione che causa la sua paura, e sebbene questo fornisca un momentaneo sollievo, in realtà aiuta solo in apparenza a risolvere il problema, perché ogni evitamento non fa che confermare la pericolosità della situazione evitata, l’incapacità del soggetto e a spingere ad ulteriori evitamenti. Si tratta di una trappola, la persona si trova come rinchiusa in un’armatura che la protegge, ma la stritola, perché si restringe sempre di più, quindi ciò che sembra proteggere in realtà limita.
Comporta un certo grado di disadattamento per la persona dovuto ai comportamenti d’evitamento che possono impedire di svolgere delle attività lavorative o scolastiche e possono interferire con le relazioni sociali. Il disagio diviene così sempre più limitante, per esempio chi ha paura degli aghi e delle siringhe può rinunciare a controlli medici necessari. La frustrazione derivante dalle limitazioni imposte alla propria vita può provocare ansia, nuove fobie, isolamento sociale e condurre persino alla depressione.
Quali sono i diversi tipi di fobie più comuni?
Sono cinque le categorie in cui vengono generalmente divise le fobie:
Relative agli animali. Aracnofobia (fobia dei ragni), Cinofobia (fobia dei cani), Ornitofobia (fobia degli uccelli), Ailurofobia (fobia dei gatti), Entomofobia (fobia degli insetti), Bufonofobia (fobia dei rospi), Melissofobia (fobia delle api), ecc…
Relative a sangue-iniezioni-ferite. Emofobia (fobia del sangue). In generale la paura viene provocata dalla vista di sangue o di una ferita o dal ricevere un’iniezione o altre procedure mediche invasive.
Relative a certe situazioni. Nei casi in cui la paura è provocata da una situazione specifica come i luoghi chiusi o stretti (Claustrofobia) come i tunnel, le gallerie e gli ascensori; o il guidare (Amaxofobia); o il volo (Aviofobia); ecc…
Relative all’ambiente naturale. Brontofobia (fobia dei temporali), Acrofobia (fobia delle altezze), Scotofobia (fobia del buio), Idrofobia o Talassofobia (fobia dell’acqua).
Altro tipo. Fobie che riguardano l’evitamento di situazioni come quelle in cui si potrebbe vomitare, soffocare, contrarre una malattia ecc…Una particolare forma di fobia riguarda il proprio corpo o una parte di esso che la persona vede come inguardabile e difettosa (Dismorfofobia).
Da quanto finora espresso, appare evidente che le fobie sono molto comuni, molte persone hanno una fobia specifica ma questa non influisce sulla loro vita quotidiana e quindi non dovrebbe essere considerata un disturbo che necessita di essere curato, come potrebbe essere il caso di una persona che vive in una grande città e ha paura dei serpenti (Ofidiofobia), le basterà evitare i parchi zoologici o le campagne incolte.
Quando invece una nostra paura non è più una reazione di adattamento che permette di gestire la realtà ma diventa invece incontrollabile, limitante per la nostra vita perché ostacola il normale svolgimento delle attività quotidiane, siamo di fronte ad una forma di patologia che necessita l’intervento di uno specialista.
Si può guarire da una fobia?
Il trattamento delle fobie prevede primariamente un percorso di psicoterapia, ed è oggi possibile eliminare completamente questi disturbi in modo efficace attraverso un ciclo di sedute terapeutiche. Solo se guardiamo in faccia la paura la possiamo trasformare in coraggio, mentre la paura evitata si trasforma in panico.