Quante volte ci siamo chiesti prima di fare qualcosa: “Chissà cosa penseranno di me?!”. Siamo tutti attenti al giudizio degli altri, temiamo di non essere accettati a causa del nostro aspetto fisico, del nostro modo di vestire, del nostro livello di istruzione, del nostro lavoro, etc. e cerchiamo di evitare il giudizio negativo. Questo bisogno di approvazione è naturale perché sin da bambini scopriamo l’importanza che il giudizio positivo dei nostri genitori, dei nostri fratelli e successivamente dei nostri amici riveste per noi, poiché allontana il dolore e la frustrazione e contribuisce alla costruzione della nostra autostima.
Alla base della ricerca del giudizio positivo degli altri c’è la paura del rifiuto, il bisogno di approvazione e di appartenenza e la paura della critica.
Quando si è però troppo condizionati dal giudizio degli altri vuol dire che i primi giudici di noi stessi siamo noi, vuol dire che non ci accettiamo per quello che siamo, abbiamo una bassa autostima e questo porta a metterci sempre in discussione, a sentirci sbagliati e quindi portati a pensare che dobbiamo cambiare qualcosa che non va in noi stessi.
Temere il giudizio degli altri quindi in realtà significa temere il nostro giudizio!
Quando cerchiamo costantemente di evitare il giudizio negativo degli altri non siamo più liberi di mostrarci per ciò che siamo realmente, perché abbiamo paura di non essere apprezzati e stimati, proviamo insicurezza e un profondo disagio interiore e mascheriamo la nostra vera personalità.
Il giudizio degli altri è qualcosa di molto potente che tende a limitare la nostra spontaneità impedendoci di esprimere realmente noi stessi e i nostri bisogni, di inseguire le nostre vere aspirazioni, portandoci ad avere paura di prendere delle decisioni originali, di percorrere delle strade nuove solo per il timore che non siano comprese e accettate dagli altri, ma così facendo rinunciamo ai nostri sogni!
Quando è stata l’ultima volta che abbiamo fatto qualcosa che volevamo davvero fare senza subire l’influenza di niente e di nessuno? Quando è stata l’ultima volta che abbiamo vissuto in modo autentico?
Charlie Chaplin diceva: “Preoccupati più della tua coscienza che della reputazione. Perché la tua coscienza è quello che tu sei, la tua reputazione è ciò che gli altri pensano di te. E quello che gli altri pensano di te è problema loro”.
Non si può piacere a tutti perché le esperienze di vita e le credenze variano da persona a persona e ci sarà sempre qualcuno che la penserà in modo diverso da noi e ci giudicherà negativamente, quindi evitare il giudizio degli altri è impossibile, possiamo solo imparare a conviverci.
Per cercare di uscire dalla trappola del giudizio si possono seguire alcuni suggerimenti:
- Non imponiamoci degli standard troppo elevati e irrealistici e non ricerchiamo sempre la perfezione in ciò che facciamo.
- Impariamo ad essere autocritici e ad ammettere i nostri errori ma consideriamo sempre anche le nostre qualità e le nostre risorse.
- Impariamo soprattutto dai nostri errori e non consideriamoli una sconfitta ma un punto di partenza fondamentale per migliorarci.
- Cerchiamo di essere autoironici e di sorridere delle nostre “brutte figure”.
- Non cerchiamo di piacere a tutti perché è impossibile e ricordiamoci che siamo noi a dare agli altri il potere di farci del male con le loro critiche.
- Impariamo a valutare i giudizi e i consigli delle persone, accogliendo solo le critiche costruttive, quelle che sono una risorsa e offrono uno spunto per migliorarsi. Ignoriamo invece le critiche inutili che hanno come unico scopo quello di creare imbarazzo, incompetenza e senso di colpa.
- Cerchiamo di essere sempre noi stessi e di seguire la via dell’autenticità.
- Impariamo anche a dire di “no” alle richieste altrui ed evitiamo di mettere sempre da parte i nostri bisogni per gli altri.
- Esprimiamo senza vergogna i nostri sentimenti, le nostre emozioni, le nostre idee, le nostre opinioni e i nostri desideri.
Ricorda che: “Ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa piacere così come sei! Quindi vivi, fai quello che ti dice il cuore, la vita è come un’opera di teatro, che non ha prove iniziali: canta, balla, ridi e vivi intensamente ogni giorno della tua vita prima che l’opera finisca senza applausi …” (Charlie Chaplin).