L’indice glicemico (IG) rappresenta la capacità dei carboidrati contenuti negli alimenti di innalzare la glicemia (quantità di glucosio presente nel sangue). Consumando alimenti ad alto indice glicemico la glicemia salirà più in fretta per cui ci sarà una risposta insulinica più forte e l’organismo utilizzerà gli zuccheri al posto dei grassi con la conseguente trasformazione dello zucchero in grasso.
In poche parole se mangiamo un panino al prosciutto ci sarà un picco insulinico tanto che gli zuccheri in eccesso verranno trasformati in grasso a meno che non vengano bruciati con attività fisica. Ma quali sono gli alimenti a basso indice glicemico (IG)? Per esempio la bietola, il cavolo, il sedano, il pesto, le zucchine, gli spinaci, lo zenzero, le mandorle, piselli e lenticchie, i funghi, la pasta integrale.
Il pranzo dovrà essere basato su carboidrati a basso indice glicemico, a lento rilascio, che ci daranno l’energia per il resto della giornata, ad esempio la pasta integrale, mentre la sera è consigliato scegliere proteine e legumi a basso indice glicemico e preferibilmente pane integrale o di farro, kamut o di segale.
Gli alimenti a basso IG, inoltre, hanno un effetto positivo sulla performance di una gara sportiva, infatti, per un atleta è importante evitare di assumere troppi alimenti ad alto IG prima dell’allenamento, il consumo di zuccheri farebbe aumentare la glicemia stimolando insulina con conseguente ipoglicemia. Al contrario, i carboidrati ad alto IG vanno bene per favorire il recupero dopo l’allenamento.
Impariamo dunque a tenere sotto controllo il livello di glucosio nel sangue facendoci consigliare dal nutrizionista scegliendo i cibi giusti con minor IG, che non solo favoriscono l’aumento di HDL (colesterolo buono), ma possono essere di aiuto a chi è predisposto al diabete.