Il nostro apparato gastro intestinale è colonizzato dalla flora batterica “fisiologica” rappresentata da una notevole quantità di germi tra i quali enterobatteri, enterecocchi, clostridi, lattobacilli, stafilococchi e l’escherichia-coli che vivono in simbiosi con l’organismo. L’alterazione di questa flora batterica può portare ad una disbiosi intestinale.
Ma quando questa flora batterica può alterare? Le cause possono essere tante: scarso apporto di fibre, consumo eccessivo di generi alimentari raffinate come farine, zucchero, abuso di farmaci, antibiotici, lassativi e gravi infezioni intestinali.
Tra le patologie locali più importanti in caso di disbiosi abbiamo la colite, le poliposi e i diverticoli.
La disbiosi influenza anche la comparsa di intolleranze e allergie alimentari proprio perche nell’intestino si instaura un malassorbimento dei nutrienti. Spesso nei pazienti con disbiosi si possono avere sintomi come diarrea, gastrite, problemi al cavo orale, flatulenza, alterazioni delle transaminasi e acidità delle feci.
In casi di disbiosi grave può comparire nelle urine lo “scatolo” che oggi si può accertare con un test specifico per la disbiosi intestinale eseguito sulle urine. Quindi se lamentate disturbi che vi possano far pensare ad una disbiosi intestinale, non esitate, prenotate una visita dal Biologo Nutrizionista e soltanto dopo un’attenta anamnesi si potra’ decidere se eseguire o meno il test per accertare una disbiosi.
Ricordatevi sempre che la salute non va mai lasciata in secondo piano.