Se n’è andato durante la campagna elettorale. In uno di quei periodi che, per decenni, lo hanno visto protagonista vincente.
Il mondo politico abruzzese è in lutto: è morto Luciano Lapenna. L’ex sindaco di Vasto si è spento stanotte al termine di una malattia. Aveva 68 anni.
Nato a Gissi il 20 agosto del 1953, ha scelto una vita scandita dalla politica.
Storico esponente della sinistra del Vastese, Lapenna ha seguito, dopo la caduta del Muro di Berlino, la trasformazione del Partito comunista italiano in Partito democratico della sinistra, poi nei Democratici di sinistra e infine nell’attuale Partito democratico.
Molte le cariche elettive ricoperte: consigliere comunale nel suo paese, dominato dalla Democrazia cristiana di Remo Gaspari, poi consigliere regionale dal 1995 al 2004, vicepresidente del Consiglio regionale a partire da 2000 e per i successivi quattro anni, ma anche assessore provinciale nella Giunta Coletti tra il 2004 e il 2006. E proprio nel 2006 è riuscito a portare una coalizione di centrosinistra alla vittoria nelle elezioni comunali di Vasto dopo 38 anni dalla tornata elettorale che, nel 1968, vide prevalere l’alleanza, guidata da Silvio Ciccarone, tra il Pci e la lista civica Il Faro, fondata da fuoriusciti della Dc.
Un trionfo, quello del 2006, che Lapenna, dopo aver ottenuto il 40 per cento dei voti al primo turno, ha costruito alleandosi al ballottaggio con il raggruppamento civico guidato da Giuseppe Forte. Il patto tra i due leader del centrosinistra di Vasto ha retto per tutto il decennio successivo, resistendo anche alla competizione delle primarie del 2011; da quel confronto con Forte, Lapenna è uscito vincitore e ricandidato sindaco, prima dell’affermazione elettorale al ballottaggio contro il candidato del centrodestra, Mario Della Porta.
Un decennio, quello da primo cittadino, in cui ha attraversato la burrasca della crisi economica e dei tagli dei finanziamenti ai Comuni, con le conseguenti polemiche piovute sui pubblici amministratori in tempi di vacche magre. Dieci anni di navigazione politica tutt’altro che tranquilla: tra le frizioni nella maggioranza e nel Pd, i rimpasti, le revoche di assessori e gli azzeramenti di Giunta, le sue amministrazioni in tutto sono state otto. Attualmente “Luciano”, come semplicemente lo chiamavano e continuano a chiamarlo amici e conoscenti, era consigliere comunale. Dal 2014 al 2019 ha svolto anche il ruolo di presidente regionale dell’Anci, l’Associazione nazionale dei Comuni italiani, cui era stato eletto all’unanimità.
Nelle ore notturne, non appena la notizia della scomparsa ha iniziato a diffondersi, sui social network sono apparsi i primi messaggi di cordoglio. “Sgomento e profondo dolore per la morte dell’ex sindaco di Vasto, Luciano Lapenna”, si legge sulla pagina Facebook ufficiale Città del Vasto.
“Una grave perdita per l’intera comunità. Non ci sono parole per colmare il vuoto lasciato da un uomo sincero e sempre disponibile. Tutta l’amministrazione comunale si unisce al dolore della moglie Bianca, del fratello Patrizio e di tutta la famiglia”. La Protezione civile di Vasto pubblica la foto ufficiale di Lapenna davanti al gonfalone del municipio e lo saluta con una frase semplice: “Riposa in pace sindaco”.