Quest’ultimo trimestre è un periodo di particolare discesa dei mercati finanziari, significa che se abbiamo investito del denaro in banca, molto probabilmente stiamo osservando delle perdite.
Perdere denaro ci fa soffrire emotivamente, e tanto.
Studi dimostrano che se perdiamo 100 euro per strada, non basta ritrovarne altri 100 più avanti. Per lenire il dolore della perdita ne occorrono almeno 225-250 di guadagno, è il fenomeno della cosiddetta “avversione alle perdite”.
Siamo ostili alle perdite, e anche quando la partita va a pareggio il dolore resta, pertanto davanti ad una probabile perdita abbiamo paura.
La paura è un’emozione che nel nostro cervello è processata e regolata dai circuiti cerebrali di una struttura chiamata amigdala. Chi ha lesioni cerebrali su questo circuito prende decisioni più razionali in merito agli investimenti.
Ma noi l’amigdala ce l’abbiamo funzionante, allora quando vediamo che il nostro denaro è meno di ieri, e anche meno della settimana scorsa, e forse meno di quello che abbiamo versato l’anno scorso andiamo in panico, guardiamo i telegiornali, sudiamo freddo, chiamiamo in banca, non dormiamo.
I cicli di guadagni e perdite nei mercati finanziari sono difatti “cicli”, significa che si alternano nel tempo. Nel grafico a destra vediamo che le variazioni sono tante e di diversa intensità.
Ciononostante, a seguito di perdite vi sono storicamente sempre guadagni di misura superiore a quelle perdite.
E allora?
Allora manteniamo la calma.
Osservare il nostro investimento deve essere come vedere il nostro bambino crescere oppure la parete asciugarsi dalla pittura.
È un processo che deve fare il suo corso. Pensiamo a quando lo abbiamo deciso, a ciò che abbiamo stabilito con il nostro consulente finanziario, al tempo che abbiamo deciso debba “maturare” e crescere, all’obiettivo che quel gruzzolo dovrà avere a scadenza.
Adesso, che perde, non lo guardiamo, è la parete che deve ancora asciugarsi, è il nostro bambino, che è caduto, ma che sicuramente si rialzerà.
La pianificazione di un investimento in denaro, quello è il momento in cui ragionare.
Guardiamo l’altra faccia della medaglia, guardiamo il bicchiere mezzo pieno, se abbiamo denaro sul conto corrente, da investire, facciamolo adesso, i mercati sono bassi, a saldi si compra di più e meglio, ma facciamolo con misura, con obiettivi precisi, scegliendo con la giusta diversificazione, controllando il rischio, ragionando bene, adesso.
Carmela Minelli, consulente finanziario
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