Presentarsi così alla vigilia di Pasqua significa non dare un bel biglietto da visita ai primi turisti. È abbandonata, in pieno centro, la teca con i resti archeologici di quello che fu l’anfiteatro romano su cui sorge l’attuale piazza Rossetti.
Già da ieri mattina, i primi vacanzieri che hanno scelto Vasto per trascorrere il weekend pasquale hanno deciso di andare a visitare il centro. Dagli alberghi di Vasto Marina, sono saliti in autobus fino alla città antica. Scesi alla fermata di corso Garibaldi, subito le prime due tappe: piazza Barbacani con il Castello Caldoresco, quindi piazza Rossetti, il salotto buono della città. Arrivati sotto la Torre di Bassano, hanno abbassato lo sguardo fino alla teca di vetro che conserva i resti dell’antica arena in cui si combattevano le naumachie. I commenti sono stati tutt’altro che positivi.
Le vestigia del florido passato di Histonium sono ricoperte di erbacce. Due lastre dell’involucro di vetro sono opache da quando furono lesionate a seguito di un incidente stradale: una spaventosa carambola di un’auto avvenuta oltre due anni fa.
Più a sud, lungo la panoramica via Adriatica, invece, sono state liberate dalla vegetazione che le aveva invase le testimonianze, anch’esse di epoca romana, di una porticus, un edificio pubblico riemerso nel 2005 e risalente, in base agli studi della Soprintendenza, al I secolo dopo Cristo.
Quel pezzo di anfiteatro di piazza Rossetti, invece, è caduto nel dimenticatoio. Tra il 2012 e il 2013, servirono 443 giorni per terminare definitivamente i lavori con l’installazione del coperchio trasparente [LEGGI]. Ora quella finestra sulla storia di Vasto sembra diventata un ingombro.