Una chiesa più sicura, più capiente e con nuovi spazi: è stato presentato ieri sera nell’auditorium Paolo VI il progetto di ristrutturazione della chiesa di San Nicola di San Salvo al centro due anni fa di una discussa ipotesi di demolizione. Salone affollato quello di ieri sera che segna ancora una volta la discontinuità con la crisi di due anni fa quando la frattura con l’allora parroco don Michele Carlucci portò anche a una manifestazione di piazza in difesa del simbolo della comunità.
Gli interventi – come illustrato dall’ingegnere Giovanni Mariotti dell’omonimo studio tecnico che ha redatto il progetto e affiancato da don Beniamino Di Renzo e dal sindaco Tiziana Magnacca – si dipaneranno lungo tre linee principali: adeguamento sismico, risanamento conservativo e ampliamento di sagrato e sagrestia.
Se i primi renderanno la struttura più sicura non apportando eccessive modifiche estetiche, saranno quelli seguenti a cambiare, in parte, anche il perimetro dell’edificio di culto della giovane parrocchia.
[ant_dx]LA NUOVA CHIESA – I lavori prevedono infatti la realizzazione di un nuovo spazio per il coro che grazie all’implementazione delle ultime tecnologie permetterà una distribuzione uniforme del suono. Sarà poi aggiunta una cappella feriale di circa 25 metri quadri che accoglierà la statua di San Nicola e un altare.
L’altro atteso intervento è quello dell’allargamento del sagrato di 100 metri quadri completamente coperti in modo da realizzare un porticato. Anche la superficie interna aumenterà permettendo all’edificio di accogliere circa 100 persone in più rispetto a oggi. Lavori importanti per la sagrestia che sarà raggiungibile anche dall’esterno (da piazza San Nicola) e sarà affiancata da altri locali come l’archivio e l’ufficio parrocchiale.
UN ANNO DI LAVORI – Le autorizzazioni per iniziare ci sono già tutte, i lavori inizieranno presumibilmente nel mese di aprile e dureranno “10-12 mesi”; la riapertura della chiesa (che non sarà accessibile solo durante una parte degli interventi) rinnovata è prevista per aprile 2020.
Nel tempo in cui sarà necessaria la chiusura si tornerà a celebrare messa “lì dove tutto è iniziato”, come nelle parole di don Beniamino, ovvero nell’antica chiesa di San Nicola che sarà preparata per l’occasione. Qui saranno celebrate le messe feriali, quelle domenicali e le festive si terranno nel capiente auditorium.
In totale gli interventi ammontano a circa 800mila euro (300mila euro l’adeguamento sismico, 230mila il risanamento conservativo e 220mila l’ampliamento). Il 60% dell’importo arriverà dalla Cei, il resto sarà a carico della comunità parrocchiale già pronta a contribuire per l’importante opera (per questo motivo è stato già acceso un mutuo di 150mila euro).
“È una festa per tutta la città”, ha salutato il Tiziana Magnacca sottolineando la difficile decisione dell’ordinanza di chiusura di due anni fa prima di scoprire con don Beniamino il pannello con le tavole del progetto che saranno esposte in chiesa.