Si sono ritrovati ancora una volta davanti ai cancelli di quella che è la loro ex fabbrica. Ad un anno dai grandi annunci, con tanto di manifesti politici, per la riconversione dello stabilimento della Golden Lady, la situazione è ancora nera, o forse di più. Oggi dentro i capannoni della Val Sinello lavorano meno della metà degli operai che erano attivi nell’azienda di calze. Tanti problemi, promesse non mantenute. E tanti “attori” che avevano firmato l’accordo in sede ministeriale che si sono sfilati strada facendo.
Resta la disperazione di tante famiglie senza lavoro e senza nessuna prospettiva. Questa mattina, come un anno fa, erano davanti al capannone che non reca più la scritta Golden Lady ma “Silda Invest”. Erano in meno, anche perchè in tanti sono stati stremati da un anno di attesa e hanno gettato la spugna.
“Chiediamo chiarezza. ci hanno illuso con false promesse e ora chiediamo che ognuno si prenda le sue responsabilità”, sono le parole dei lavoratori. Al loro fianco i sindacalisti Rucci e Schioppa, che annunciano un incontro presso il Ministero all’inizio di giugno. Forse sarà l’occasione per iniziare a intravedere un po’ di luce.
Foto – Golden Lady – Un anno dopo
Golden Lady – Un anno dopo