Una doppia traccia bianca e pezzi sparsi per chilometri che raccontano la fuga e il tragitto compiuto dal commando che durante la notte ha assaltato lo sportello bancomat del centro commerciale “Insieme” di Piane Sant’Angelo a San Salvo [LEGGI]. È quanto si sono trovati davanti carabinieri e vigilanza privata stamattina quando è stato scoperto il colpo.
I ladri hanno pianificato il colpo cercando una via di fuga non breve, ma nascosta a occhi indiscreti. Dal centro commerciale, infatti, la Statale 16 è poco distante, ma sarebbero dovuti passare per strade trafficate, meglio quindi passare tra i campi tra buche, pantani e fossi.
Dopo averla sradicata, la cassaforte è stata trascinata all’interno del parcheggio con il mezzo usato che poi è uscito dal cancello sul retro per prendere la strada che si addentra tra le campagne coltivate.
I componenti dello sportello bancomat stamattina erano disseminati ovunque prima di essere refertati e raccolti dalla scientifica. Il tastierino numerico, l’emettitore di ricevuta, il processore, pezzi vari e anche i frammenti della fune usata per legare lo sportello sono stati rinvenuti in un raggio di circa un chilometro. Le tracce si perdono all’altezza del canile di San Salvo, dove, nelle vicinanze, sono state ritrovate anche due auto rubate usate per il colpo: un Land Rover Defender e una Chevrolet Captiva (rubate rispettivamente a Fossacesia e San Salvo). È da chiarire se una di queste è stata usata per sradicare lo sportello.
La stradina di contrada Prato (dopo essere passata sotto la via d’accesso all’autoporto) si interseca con la Provinciale “Trignina” (la parallela dell’omonima Statale): è probabile che i malviventi l’abbiano presa, dopo il cambio d’auto, per dirigersi verso la Statale 16. Le forze dell’ordine coordinate dal tenente Luca D’Ambrosio sono al lavoro: ci sono da visionare le immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza e ascoltare eventuali testimoni anche se la strada della fuga è in gran parte disabitata. Stamattina, sul posto, era presente anche il presidente Lorenzo Moschetta; le telecamere mostrano tre persone a volto coperto. A dare l’allarme sono stati i dipendenti della vigilanza privata che dicono di non aver ricevuto nessun segnale dall’allarme.
I PRECEDENTI – Al di là di piccoli episodi verificatisi nel corso degli anni, gli altri furti eclatanti risalgono al 2014: a maggio ignoti entrarono nello stesso centro commerciale portando via decine di paia di occhiali da sole dall’ottica Vision Is [LEGGI], un mese dopo toccò alla profumeria [LEGGI].