Una raccolta di firme per chiedere al sindaco di Vasto, Luciano Lapenna, di dimettersi. “Ne abbiamo già 200. L’obiettivo è arrivare a mille”, spiega Massimo Desiati, leader di Progetto per Vasto, il movimento politico che ha avviato l’iniziativa Dimissioni del sindaco. Un atto d’amore per Vasto e ora chiama a raccolta i partiti d’opposizione, cui “chiediamo di aderire perché questa è la discriminante tra chi fa opposizione vera e chi fa opposizione di facciata“. Durante la conferenza stampa nella Sala del Gonfalone del municipio, Desiati è affiancato da Valerio Ruggieri, coordinatore di PpV, e da Andrea Bischia, consigliere comunale.
Il primo cittadino e i suoi alleati “hanno tutti gli strumenti per governare. Perché non governano?” chiede Valerio Ruggieri, che poi elenca una serie di problemi irrisolti: il lungomare nord che sta franando, l’area archeologica di piazza Rossetti, il regolamento per i dehors. Poi attacca il centrosinistra sulle polemiche di Luigi Marcello (Giustizia sociale), che poi ha fatto marcia indietro: “C’è un limite alla decenza. Dire quelle parole in Consiglio comunale e poi smentire 24 ore dopo dimostra che ormai siamo alle comiche finali”. E sulla polemica, sollevata proprio da Marcello, sulla non vastesità del sindaco, Desiati interviene dando un colpo al cerchio e uno alla botte: “Ci si logora di questi tempi a fare i pubblici amministratori. Per amministrare ci vuole il cuore, non necessariamente lo ius soli“, dunque non necessariamente la vastesità.
Progetto per Vasto ha distribuito un documento in cui elenca 26 punti dolenti della Giunta di centrosinistra. Sulla base di questi, PpV avvia la petizione.
I punti dolenti – I 26 problemi su cui si basa la raccolta di firme: sicurezza; commercio; traffico stradale; urbanistica (“norme tecniche di attuazione carenti. Mancata variante al Prg”); apparato amministrativo (“nessuna rivisitazione della pianta organica”), trasporti, centro storico (“spopolamento, degrado della residenzialità, inefficacia della chiusura al traffico nelle aree Ztl, nessun intervento di sostegno alle ristrutturazioni”); turismo (“nessun intervento, carenza di promozione del territorio, eventi stabili, cartellone estivo”); servizi sociali (“diminuzione del personale”); quartieri, frazioni e periferie (“nessun intervento per Vasto Marina, San Rocco, San Sisto, Villaggio Siv e altre zone del territorio comunale”); dehors per i pubblici esercizi; mercato coperto di Vasto Marina; illuminazione pubblica, arredo urbano, verde pubblico; monumenti e luoghi di pregio (“nessuna valorizzazione e scarse attività culturali”); sport e strutture sportive; discariche, abusivismo, stoccaggio dei rifiuti nell’area del Parco delle Lame; Punta Penna: coesistenza di area industriale e riserva di Punta d’Erce; ex stazione ferroviaria; politiche giovanili (“inefficace azione del centro informagiovani. Nessun rapporto col mondo del lavoro”); mercato comunale di Santa Chiara (“ristrutturazione promessa e non attuata”); Piano spiaggia e accessi al mare (“nessun intervento. Incuria e privatizzazioni”); località Trave (“nessun intervento, degrado e crolli”); piste ciclabili (“assenza controlli, degrado e scomparsa”); ex asilo Carlo Della Penna (“nessun intervento, degrado”); servizi igienici pubblici (“ne è rimasto aperto uno solo”); ufficio finanziamenti europei (“mai creato. L’amministrazione dice di non avere personale adeguato”); tasse e imposte (“costante aumento delle aliquote comunali”).
Foto – “Sindaco, si dimetta”: Progetto per Vasto raccoglie le firme
Progetto per Vasto avvia una raccolta di firme per chiedere le dimissioni del sindaco, Luciano Lapenna.