Le notizie del giorno sono due. Prima: la delega più rognosa va ai socialisti. Seconda: clamorosa marcia indietro di Giustizia sociale, che fa mea culpa, smorza i toni e rientra nei ranghi della maggioranza. Nel giro di tre giorni, ai fulmini di un Consiglio comunale burrascoso si sostituisce il grigiore plumbeo di un mini rimpasto in cui i litigi vengono sopiti solo per scongiurare cambi di maggioranza e conseguenti licenziamenti. Come già si sapeva, la nuova squadra di governo della città è solo il frutto di un rimescolamento delle deleghe, cioè dei settori di cui i singoli assessori dovranno occuparsi. Qualcuno si ritrova con le deleghe che aveva ottenuto sette anni fa e poi aveva perso nei numerosi rimpasti successivi.
E’ sonnolento l’esordio del Lapenna bis (bis se si considera il secondo mandato del sindaco, iniziato nel 2011, ma è la settima Giunta da quando, nel 2006, ha vinto le elezioni per la prima volta).
Luigi Masciulli sostituisce il dimissionario Antonio Spadaccini. Probabilmente, al termine di una crisi durata quasi otto mesi, è troppo poco per chiamarlo rimpasto. Con il dietrofront pronunciato pubblicamente oggi da Luigi Marcello che definisce “sopra le righe” e “irrituale” il discorso che lui stesso aveva letto in Consiglio comunale, Giustizia sociale salva il posto in Giunta all’assessore Mario Olivieri, che subisce però un evidente declassamento: non avrà il Commercio, la Polizia municipale e la Sicurezza; prende l’Istruzione e poco altro, compresa la competenza sulla trasparenza amministrativa che lo esporrà inevitabilmente a frequenti critiche.
Le deleghe – Questi gli incarichi assegnati dal primo cittadino, che ieri sera in municipio ha comunicato le sue decisioni ad assessori e consiglieri.
Vincenzo Sputore (Pd): vice sindaco e assessore a Turismo, Cultura e Ambiente;
Anna Suriani (Sel): assessore alle Politiche sociali. Lapenna si impegna a “mantenere ferme le poste in bilancio a sostegno dei più bisognosi” e parla di “2mila 500 immigrati residenti in città”;
Lina Marchesani (Pd): assessore a Commercio, Agricoltura, Artigianato e Personale. Nel 2006 aveva già avuto la delega al Commercio;
Nicola Tiberio (Pd): assessore a Lavori pubblici, Patrimonio, Servizi cimiteriali e Demanio. “Lavorerà anche alle politiche all’interno del porto di Vasto”, annuncia il sindaco;
Marco Marra (Rifondazione comunista): assessore a Servizi manutentivi, Aree protette e Mobilità. La delega alla mobilità sostenibile è dovuta “alla sua passione per la bicicletta. Per questo gli ho assegnato la competenza sulle piste ciclabili”, spiega il primo cittadino;
Mario Olivieri (Giustizia sociale): Istruzione, Scuole, Servizi per l’infanzia, Ufficio relazioni col pubblico e Sistemi informativi (cioè la trasparenza amministrativa);
Luigi Masciulli (Psi): Urbanistica, Pianificazione territoriale, Edilizia. “A lui – dice Lapenna – ho chiesto di portare avanti questo compito con dedizione e impegno. L’ho messo in guardia da quello che può accadere a un assessore con queste deleghe, che sono complicate, ma anche molto importanti”.
Foto – Giunta Lapenna bis, l’esordio
Stamani in municipio il sindaco di Vasto, Luciano Lapenna, ha presentato la nuova Giunta. Entra Luigi Masciulli (Psi) al posto di Antonio Spadaccini, che si è dimesso il 2 maggio.