Cani che abbaiano già alle prime luci del mattino, cattivi odori causati dalle deiezioni non raccolte da nessuno e degrado generale. È la denuncia di alcuni residenti sullo stato dell’area di sgambamento cani di via del Giglio.
Lo spazio verde a ridosso della rotonda della circonvallazione Istoniense è stato recintato qualche anno fa, dotato di due ingressi (nel 2013) e destinato alla frequentazione da parte dei cani accompagnati dai proprietari. In assenza di disposizioni precise e controlli, però, nell’area regna l’anarchia considerando anche che è l’unica della città.
ORARI – Un regolamento, in realtà, è stato affisso all’ingresso dopo l’interrogazione di Massimo Desiati nel 2014 [LEGGI], ma lo stesso non indica uno dei parametri fondamentali, ovvero l’orario di accesso. L’articolo 7 recita “Salvo diverse disposizioni, l’area di sgambatura è aperta negli orari stabiliti per le aree verdi comunali”; ma qual è questo orario?
Sul sito del Comune, alla sezione “Regolamenti”, non è stato possibile risalire a questa fascia oraria (ad esempio nel regolamento di Polizia urbana) e, comunque, i due cancelli d’ingresso restano aperti 24 ore su 24.
Senza indicazioni precise, racconta chi abita lì, il risultato è che già alle 5.30 (video e foto testimoniano quanto accade) arrivano i primi proprietari con cani al seguito che abbaiando svegliano i residenti dei condomini più vicini.
Questi ultimi sottolineano di non avere nulla contro i cani, ma che sarebbe necessario avere almeno delle limitazioni per favorire la convivenza con l’area di sgambamento. Nella vicina San Salvo, ad esempio, l’area (in via Stingi) è stata data in gestione all’associazione AEZA e già all’ingresso è possibile notare la fascia oraria d’ingresso: 8-20.
Dal Comune confermano che attualmente non esistono indicazioni precise sulle fasce orario d’ingresso alle aree verdi, ma che non sono mai arrivate segnalazioni in merito.
[ant_dx]PUZZA – Altro tasto dolente è quello delle deiezioni canine. Il regolamento apposto all’ingresso obbliga i proprietari a raccoglierle e smaltirle nei cestini presenti all’esterno. Questo non sempre avviene e l’area è disseminata di escrementi. A differenza di quanto accade su marciapiedi e strade dove prima o poi il servizio di spazzamento passerà, qui – senza quella dei proprietari dei cani – non c’è nessuna raccolta/pulizia.
Le deiezioni restano lì a decomporsi emanando un cattivo odore che, soprattutto d’estate, raggiunge i piani più bassi delle abitazioni vicine.
DEGRADO – Alle criticità presenti, poi, si somma uno stato di degrado generale che interessa l’area circostante: erba non tagliata, altre deiezioni, un grosso tubo lasciato lì da un paio di mesi dopo i lavori alla conduttura dell’acqua, assenza di illuminazione nelle ore notturne.
La richiesta dei residenti, quindi, appare chiara: disciplina dell’orario di apertura e un controllo maggiore sul rispetto del regolamento soprattutto per quanto riguarda la raccolta delle deiezioni.