Su un vecchio televisore col tubo catodico abbandonato per strada, vicino a una grata di scolo della pioggia, qualcuno ha attaccato con lo scotch un pezzo di carta con una scritta nera: “Dovete chiamare il numero verde per i rifiuti. Riprendetevi il televisore sennò chiamo i vigili. Maleducati. Mettetelo davanti casa vostra”.
I residenti chiamano questa zona “terra di nessuno”.
In pieno centro, a due passi dalla trafficata piazza Verdi, ci sono due stradine dimenticate: via Trieste e via Goldoni. Gli abitanti del quartiere parlano di questo angusto crocevia come di un cono d’ombra: rifugio per bucarsi e ubriacarsi lasciando siringhe e bottiglie di birra; vicoli appartati e quasi sconosciuti dove abbandonare rifiuti, alimentando i topi che proliferano vicino alle macerie di un muro crollato oltre due anni fa e mai rimesso in piedi.
I residenti raccontano di aver chiesto al Comune di rimuovere detriti, mattoni e terra o di ordinarne la rimozione per liberare l’incrocio, ostruito dal 27 novembre 2015, ma anche di pulire il canale di scolo delle acue meteoriche e di ridare un minimo di decoro alle due strade. Dicono di aver ricevuto solo risposte vaghe.
Il primo marzo, pero, è intervenuto un pronunciamento dell’autorità giudiziaria: il Tribunale di Vasto ha ordinato a un condominio di smaltire le macerie e mettere in sicurezza l’area.