Taglio di nastro ieri pomeriggio per la strada comunale che collega Furci alla fondovalle Treste. Una riapertura attesa da tempo – dopo la disastrosa ondata di maltempo del marzo 2015 che ne fece franare un ampio tratto – non solo dalla popolazione furcese, ma anche da altre comunità (come quella di Gissi) che la usavano come un rapido collegamento. I lavori sono stati realizzati con i finanziamenti in due tranche da parte del Genio civile della Regione Abruzzo per un importo complessivo di 190mila euro [LEGGI].
Ieri pomeriggio presenti per l’occasione nell’aula consiliare di Furci il presidente della Regione Luciano D’Alfonso, Luciano Lapenna (Anci Abruzzo) e i sindaci di Liscia, Gissi, San Buono e Palmoli. Prima del taglio del nastro, D’Alfonso nel suo intervento ha parlato della viabilità provinciale. Quella dell’Alto Vastese è ridotta ai minimi termini e gli annunciati 9 milioni di euro dal masterplan risolveranno solo una parte dei problemi. “Le province devono dare via alle gare d’appalto, ma non solo – ha detto D’Alfonso – Chiedo a sindaci e personale tecnico che si riuniscano per definire le principali criticità; lo devono fare entro il 2 febbraio.
[ant_dx]Non bisogna fare discussioni chilometriche, ma aiutare la Provincia a fare la Provincia perché l’hanno dimenticato restando fermi 3-4 anni. Resterò presidente fino alla fine e sto contrattando col ministero una nuova tornata di risorse. Si deve tornare a fare manutenzione: se fatta ogni anno, tutti gli anni, il costo è di 18mila euro a km. In condizioni diverse i costi lievitano”.
Il primo cittadino di Furci, Angelo Marchione, ha invece ricordato le cattive condizioni della Provinciale Furci – Cupello, diventata l’unica alternativa alla strada franata in questi anni. Su questo punto Marchione ha rilanciato la proposta, sostenuto dai sindaci presenti e da Lapenna, il passaggio di questa strada (ex Statale 86 Vasto – Castiglione Messer Marino, si tratterebbe quindi di un ritorno) all’Anas. La strada è stata l’arteria principale usata per raggiungere il Molise e Roma prima della realizzazione della Trignina e ancora oggi è una valida alternativa durante i forti temporali che allagano le fondovalli: “Sarebbe un segnale importante per il Vastese il ritorno all’Anas della ex 86 visto che finora le riconsegne hanno riguardato solo strade provinciali a nord di Lanciano”.
Altro spunto arrivato dal sindaco: l’importanza della fondovalle Cena. Attualmente è percorribile grazie ai lavori della Cupello Ambiente, ma un miglioramento generale dell’arteria consentirebbe la chiusura di un anello viario tra fondovalle Treste e Sinello.
Tra le criticità sottolineate ieri c’è poi la situazione di abbandono del primo lotto della stessa fondovalle (dalla Statale Trignina all’incrocio con l’omonima Provinciale) che da tempo aspetta interventi, ormai a un passo dall’impraticabilità.
Agostino Chieffo, sindaco di Gissi, ha invece posto l’attenzione sulla strada che attraversa la zona industriale del suo comune. Si tratta di una musica già ascoltata troppe volte, purtroppo. Di un adeguamento di questa importante arteria si parla da anni. L’argomento è tornato in vigore durante la crisi della Golden Lady: l’attrattività della zona per nuovi investimenti dovrebbe partire dalle infrastrutture basilari, ma da allora nulla è cambiato.