Giornata conclusiva a Gissi del raduno della VII Zona – Sezioni Alpini Abruzzo. Dopo l’apertura dell’evento di ieri, oggi nel centro abitato del Medio Vastese sono arrivate centinaia di penne nere da tutto l’Abruzzo per una manifestazione “che resterà nella storia di Gissi”, come ha detto dal palco il sindaco Agostino Chieffo.
Sorrisi, saluti e orgoglio alpino sono andati in scena nel lungo corteo che ha sfilato per le strade cittadine accompagnato anche dalla Banda di Gissi e con i balconi addobbati col tricolore a far da cornice. Una manifestazione, questa, organizzata dall’associazione locale in un solo anno di vita. “Essere alpini – ha detto il capo sezione Giovanni Basilico – è sotto i cappelli e nelle rughe di tutti coloro che sono presenti qui oggi”.
“È un errore pensare che gli alpini rappresentino solo il passato – ha poi continuato il primo cittadino – anche oggi sono sempre pronti a intervenire dove c’è bisogno. Un appello lo rivolgo al gruppo di Gissi: lavoriamo insieme per migliorare il paese e renderlo sempre più bello anche insieme alle altre associazioni presenti”.
È ormai di casa a Gissi il sottosegretario alla Giustizia, Federica Chiavaroli (presenti anche i sindaci dei comuni limitrofi, Francesco Menna, Angelo Marchione, Filippo Stampone, Donato Di Giacomo, Saverio Di Giacomo, Carlo Racciatti) assente a differenza di quanto annunciato il presidente della Regione, Luciano D’Alfonso): “Ho una testimonianza personale proveniente da Farindola. Qui il gruppo locale degli alpini ha lavorato insieme a otto detenuti per ripristinare un sentiero chiuso da tempo, per il quale non c’erano fondi a disposizione. Ci hanno lavorato un mese. Alla fine dell’esperienza (durante la quale gli alpini hanno anche cucinato), i detenuti mi hanno detto di aver ritrovato affetti, i valori e un’aria famigliare: non avveniva dall’ultima volta che erano stati a casa. Questa è la testimonianza degli alti valori degli alpini“.
A concludere gli interventi, il presidente della Sezione Abruzzi, Pietro D’Alfonso. “Oggi il nostro impegno sul Monte Morrone. Quegli incendi sono opera di vigliacchi, ma noi non molleremo perché gli alpini non dicono solo, ma fanno. Il gruppo di Gissi deve essere di esempio e spinta. Infine, ci tengo a sottolineare che noi riusciamo a fare tutto questo grazie anche alle nostre mogli”. Quello di D’Alfonso non è stato l’unico ringraziamento alle consorti degli alpini, vere fautrici della buona riuscita dell’evento.