“Non c’è alcun accordo. Solo una telefonata con Tiziana Magnacca, Gennaro Luciano, e Osvaldo Menna per augurare in bocca al lupo a tutti e una campagna elettorale corretta e dai toni bassi. L’ho fatto anche pubblicamente con una lettera aperta rivolta ai miei avversari. Ma sui social network vedo che non tutti hanno recepito. Qualche nostro sostenitore è stato minacciato”. Angelo Angelucci chiarisce che non esiste un’intesa precostituita col Pd e con la coalizione di Gennaro Luciano, il suo competitor nel recinto di un centrosinistra che a San Salvo, a distanza di cinque anni, non è riuscito ancora a sanare la grande spaccatura del 2012.
“Al ballottaggio – dice il candidato di San Salvo Democratica e Più San Salvo – andrò sicuramente a bussare alla porta di Luciano. La terza lista? Ci va riconosciuta la dignità di averla ritirata, mentre in altre coalizioni vedo che, pur di presentarne tre, sono stati inseriti i parenti. E andate a vedere il luogo di residenza di alcuni candidati. La terza lista era, per noi, un progetto di determinate persone, che avevano assunto questo incarico, ma troppi elementi ne hanno ritardato la formazione. Avremmo potuto farla lo stesso, ma non facciamo le liste tanto per fare numero”, sottolinea Angelucci, seduto al tavolo delle conferenze della sede elettorale insieme al compositore Auro Zelli, a Fabio Travaglini (Più San Salvo), Bruno D’Aletto (San Salvo Democratica) e Stefania Lombardi (Più San Salvo).
“Siamo nuovi, freschi e pronti a lavorare. Qualcuno mi ha detto che sono troppo buono. In realtà, sono predisposto all’ascolto, per via del mio lavoro, ma divento cattivo quando vengono calpestati i diritti dei lavoratori”, precisa il sindacalista della Cisl. “Abbiamo iniziato la campagna elettorale parlando del teatro, quindi partendo dalla cultura, poi passeremo al tema del lavoro”.
“Voglio sottolineare – prende la parola Travaglini – la qualità dei candidati selezionati: queste sono liste che rappresentano appieno le professionalità sansalvesi. Ogni candidato consigliere rappresenta una parte del territorio”.
Turismo – Secondo Angelucci, “in base ai dati delle strutture alberghiere, negli ultimi anni c’è stata una flessione delle presenze, tranne i 15 giorni di agosto. La marina ha pagato tutto quello che c’era da pagare, ma non ha avuto nulla, tranne i marciapiedi costruiti negli ultimi 20 giorni, fatti male e senza sostituire i tubi dell’acqua”.
Stefania Lombardi, avvocato e residente della riviera, aggiunge che “bisogna vivere la marina tutto l’anno, non solo in campagna elettorale, oppure un mese durante l’estate”.
Cultura – Per l’assessorato alla Cultura “sceglierò una persona di peso. Costituirò un’associazione che lavori per completare il teatro”, sul cui tetto “farò installare i pannelli fotovoltaici”.
Viabilità – “La città – afferma Angelucci – vuole l’isola pedonale, quindi non ho intenzione di disporre la totale riapertura al traffico”. “Bisogna assumere nuovi vigili urbani. La nuova norma poteva già essere utilizzata: prevede la possibilità di assumere un numero di agenti pari al 75% dei pensionamenti”.
Le elezioni – Nel rispondere alle domande dei giornalisti, il leader della coalizione torna a parlare del centrosinistra diviso in due tronconi: “Le primarie – scandisce – non sono mai state sul tavolo. Nel corso delle trattative è emerso un nome esterno, fuori dalla politica, quello dell’avvocato Pasqualino Onofrillo. Non c’è stato accordo e ci hanno proposto le primarie. Ma perché Onofrillo avrebbe dovuto fare le primarie? Non era un candidato nostro, né di altri. Era un candidato della società civile, quindi perché avrebbe dovuto cimentarsi in una spaccatura?”.
“Non ho altre ambizioni, non voglio andare il Parlamento, né alla Regione. Bisogna amministrare questa città e non pensare a se stessi”.