C’è in corso nell’Alto Vastese una partita a scacchi tra cittadini e frane. La chiusura progressiva delle Provinciali costringe a far di necessità virtù riportando alla moda le vecchie e disagiate strade interpoderali (che in qualche caso, paradossalmente, si trovano in condizioni migliori).
La Sp 212 che collega Carunchio a Castiglione è solo l’ultima ad essere salita agli onori delle cronache. In territorio di Torrebruna un pezzo di montagna sta scendendo a valle: è una vecchia frana riattivatasi con lo scioglimento della neve. Qui non c’è stato neanche il tempo di esultare per la recente riapertura della strada dopo un precedente smottamento.
La problematica non è nuova, come confermato dal sindaco Cristina Lella, ma la prevenzione del dissesto in questo tratto non è stata inserita negli ultimi interventi finanziati.
La frana per ora è stata contenuta in parte dai blocchi di cemento del precedente consolidamento. La grande massa di fango e detriti, però, incombe sulla strada e la chiusura è l’unica soluzione.
Notevoli i disagi, questo tratto era il più breve e comodo usato da residenti e non solo (si pensi ai tir che trasportano il carburante per rifornire le locali pompe di benzina) per raggiungere Castiglione Messer Marino (dove c’è il distretto sanitario) e Schiavi d’Abruzzo. Ricadute inevitabili anche sui tempi di perccorrenza dei mezzi sanitari [LEGGI].
Torna così d’attualità la cosiddetta strada della valle, una interpoderale tra Castiglione e Fraine che presenta numerosi restringimenti di corsia e detriti in mezzo alla carreggiata, ma, perlomeno, non è franata. Questa è usata dai cittadini di Fraine da quando la Sp 162 è crollata (marzo 2015) [LEGGI].
Non se la passano meglio i residenti dei centri abitati della zona del Sinello. La Sp 192 tra Carpineto Sinello e Roccaspinalveti è chiusa da anni per una caduta massi [LEGGI]. Sulla Sp 151 tra Guilmi e Carpineto la storica frana costringe a interventi quotidiani i mezzi comunali per evitare l’isolamento.