“Non saremo delle star, ma siam noi”, questo il biglietto da visita estrapolato da una delle canzoni utilizzate per l’evento dai ragazzi della fondazione Il Cireneo, che hanno voluto anticipare gli auguri di Natale con una festa alla presenza di operatori e famigliari.
In apertura, l’esibizione dal tema Emozioni e musica, curata dalla musicoterapista Ersilia Di Fonzo, che ha aiutato i ragazzi ad allestire lo spettacolo, comprendente quattro canzoni per altrettante emozioni: “Ogni anno – ha spiegato la dottoressa Di Fonzo – organizziamo un appuntamento diverso per dare gli auguri alle famiglie. Per l’occasione abbiamo preparato un progetto musicale che si basa sulle emozioni: sfruttiamo la musica per canalizzare il lavoro svolto durante tutto l’anno“.
A seguire, buffet per tutti e poi visita al Mercatino di Natale, con i manufatti dei ragazzi: “Come onlus – ha spiegato la dottoressa Roberta Bevilacqua che ha curato l’iniziativa – naturalmente non promuoviamo eventi a scopo di lucro, il ricavato del Mercatino servirà semplicemente per l’acquisto del materiale con cui i ragazzi lavorano. Con i giovani adulti stiamo affrontando anche un programma di inserimento lavorativo“.
“Oggi è una giornata speciale – ha sottolineato la dottoressa Germana Sorge, presidente della fondazione – come speciale è il Natale. Ci è sembrato giusto fare esprimere i ragazzi per dare gli auguri a tutti. Si tratta di un momento importante per aprirci alla società che poco conosce questa realtà; vogliamo far capire che ci siamo, basta parlare dell’autismo come qualcosa che fa paura, che è lontano da noi; è una realtà che va affrontata e accolta, soprattutto a Natale”.
Presenti alla festa anche il sindaco Francesco Menna e l’assessore ai Servizi sociali, Lina Marchesani: “Nel suo ruolo di amministratore e persona vicina all’assessorato regionale alla Sanità – ha spiegato la presidente della fondazione – ho chiesto al sindaco Francesco Menna di intercettare il prima possibile quelle risposte necessarie soprattutto per quello che riguarda la diagnosi precoce e la residenzialità. Le persone che hanno bisogno non possono attendere le lentezze della burocrazia, è giunto il momento delle risposte: un sì che sia un vero sì o un no che sia un vero no. In ogni caso risposte definitive ci consentiranno di programmare i passaggi principali del nostro percorso”.
Nelle parole del sindaco Menna la vicinanza dell’amministrazione comunale alla fondazione: “Grazie per averci offerto un momento così emozionante con questo spettacolo fatto da ragazzi speciali che meritano attenzioni speciali. In questi anni di impegno nella Sanità e nei primi mesi di sindacatura qualche passo avanti è stato fatto, perché i livelli essenziali di assistenza oggi annoverano l’autismo tra gli obiettivi assistenziali, un dato normativo acquisito nell’ultima legislatura. Questo ci consente di dare una particolare attenzione, risorse e altri atti normativi per affrontare la questione. Per quanto riguarda la diagnosi precoce, occorre l’impegno per diminuire le liste d’attesa. Fino a qualche tempo fa la Sanità regionale era commissariata e non poteva aumentare il budget delle Aziende, oggi invece la Regione è in condizione di poter dare risposte e su questo dobbiamo lavorare. Per quanto riguarda invece la residenzialità, da sindaco ho firmato un primo provvedimento importante che ci consente di dare seguito a queste legittime aspettative. Grazie a questo provvedimento, infatti, possiamo chiedere allo Stato centrale di consentire alla Regione Abruzzo di affrontare anche la questione della residenzialità”.
Siparietto finale con uno dei ragazzi della fondazione che ha chiesto al sindaco: “Che lavoro fai?” e “Per che squadra tifi?”. Clima che si è naturalmente vivacizzato soprattutto con la seconda domanda, con gli animi delle diverse tifoserie che non hanno esitato ad esprimersi nell’allegria e nell’armonia di una bella festa.