Chiusura al vetriolo della campagna elettorale in vista delle elezioni comunali di domenica 5 giugno, quando i cittadini saranno chiamati a scegliere il nuovo sindaco di Vasto e ad eleggere i consiglieri comunali del prossimo quinquennio.
Massimiliano Montemurro – Tutto incentrato sul programma il discorso di Massimiliano Montemurro, sostenuto dal raggruppamento composto da Democrazia cristiana e lista civica Vasto la mossa giusta. Lo slogan è: “Spendere meglio per avere più servizi e abbassare le tasse. Sulla sicurezza, Montemurro ribadisce la videosorveglianza con 570 telecamere e “vigili urbani h24 per presidiare tutti gli ingressi alla città”. Negli appalti del Comune, “vincono sempre le stesse ditte”. Invece “creeremo un albo degli artigiani locali con elenco cronologico. Dobbiamo far lavorare tutti. Non si arricchirà nessuno, ma tutti avranno qualcosa in più”. Per creare lavoro, “anziché dare in appalto a imprese esterne servizi come lo sfalcio dell’erba, creeremo cooperative di giovani”, che “possono essere utilizzate anche per la manutenzione delle strade”, visto che “per rimetterle a posto tutte servirebbero 80 milioni di euro”. E per coloro che vogliono creare una propria impresa ma non ne hanno le possibilità economiche, “il Comune si deve prendere in carico quote delle attività dei giovani”. Capitolo turismo: “A Vasto Marina c’è una miriade di case sfitte. Si possono utilizzare creando un albergo diffuso a gestione comunale”. L’appello finale: “Prima di andare a votare, guardate i nostri programmi”. Ogni candidato del polo centrista è “l’inquilino della porta accanto. Spero che Vasto sia sempre più piena di uomini liberi”.
Francesco Menna – “Altro che le Notti della luna. E’ la maledizione della luna nera di Desiati”. Nel suo comizio conclusivo della campagna elettorale, Francesco Menna torna ad attaccare il centrodestra, annunciando “un’operazione verità: una rilettura della politica vastese dagli anni Novanta ad oggi”. Gli esponenti storici del centrodestra “non mettono neanche i manifesti perché sono gli stessi muri che scansano quei manifesti. Non si rendono conto che la città sa cosa hanno fatto e quanto male hanno amministrato”. Il leader del centrosinistra bolla come “baggianate” le ultime polemiche sulla sanità, settore in cui “con l’assessore Paolucci abbiamo costruito un percorso per Vasto. La prossima settimana inaugureremo la trombolisi per la cura dell’ictus”, poi sarà la volta della “rete oncologica”. Quindi elenca gli errori delle Giunte di centrodestra, che hanno amministrato la città dal 1993 al 2006: “Parcheggi ancora inutilizzabili, il Piano regolatore che ha distrutto Vasto, un terminal bus con garage sotterranei in cui non entrano gli autobus, la polizia municipale con 13 tenenti che ne hanno paralizzato l’attività. E’ come se alla scuola Rossetti ci fossero 30 dirigenti scolastici. E allora chi è che deve insegnare? Io ho 38 anni. Alcuni personaggi del centrodestra hanno perso i capelli in Consiglio comunale. Avevano i capelli neri, ora li hanno del colore dello zucchero filato. La notte spesso non riesco a dormire. Mi vengono gli incubi a pensare che Tagliente possa fare l’assessore alla variante al Piano regolatore. Altro che Notti della luna. E’ la maledizione della luna nera di Desiati. Ma non ci porterà al buio di Vasto torna Vasto. Noi siamo insieme Vasto e Vasto insieme”.
Massimo Desiati – “Povero Francesco Menna, nelle mani dei peggiori burattinai!”. Subito all’attacco Marco di Michele Marisi, aprendo il comizio conclusivo del centrodestra e dei movimenti civici, questa sera in piazza Pudente: “Domenica non disperdiamo il voto in favore di stampelle del centrosinistra, votiamo Desiati, l’unico che può dare un futuro a Vasto”. Tre gli impegni chiesti al candidato Massimo Desiati da Nicola Del Prete: “Impegno contro la povertà, per le politiche del lavoro e per le politiche della casa”. “Noi – ha rimarcato Del Prete – possiamo definirci ‘capitani coraggiosi’, perché di vuole coraggio a prendersi la responsabilità di rimettere insieme i cocci lasciati dal centrosinistra“. Nelle parole di Guido Giangiacomo, invece, “la testimonianza di quanto fatto da Desiati, quando era assessore regionale, dall’attenzione al turismo alla più grande opera pubblica, quella del consolidamento da 5 milioni di euro del costone orientale“. Sull’unità ha invece puntato Giuseppe Tagliente, “unità vera, reale e sostanziale, un patto all’insegna dell’interesse della città”. Conclusione affidata a Desiati: “Il centrosinistra si ripropone come se questi 10 anni non avessero amministrato. Che alternativa è Menna, alternativa a se stesso? Vuole apparire come l’uomo della provvidenza, che come tale ha degli angeli custodi invisibili: Forte, Sputore, Marchesani, sono tutti spariti dalla circolazione, ma sono sempre loro che lo assistono come angeli custodi invisibili”.
Edmondo Laudazi – È stato il presidente del Consiglio comunale di San Salvo, Eugenio Spadano, ad aprire il l’incontro conclusivo della campagna elettorale di Edmondo Laudazi. Spadano ha lodato i candidati delle liste a sostegno, “come nessun altro capaci di stare tra la gente per proporre soluzioni. Merito della proposta di Laudazi, che ha conoscenza dei problemi della città e sa come risolverli. Con Laudazi Vasto può ritrovare il suo ruolo centrale nel territorio, perché nemmeno San Salvo e gli altri centri vicini hanno futuro se Vasto non riprende la sua funzione di locomotiva”. A seguire, Mario Olivieri ha denunciato il “sopravvento” che stanno prendendo l’area metropolitana di Chieti e Pescara, a danno del vastese, confermando per Laudazi il ruolo di leader capace di contrastare questo sbilanciamento. Olivieri ha poi parlato del rapporto non sempre facile in Regione con gli alleati di governo: “Quando ho chiesto le dimissioni del direttore generale della Asl, sono stato attaccato da Febbo, forse perché era stato il centrodestra a dargli quel ruolo, ma nessuno della maggioranza ha preso le mie difese. Faccio parte di quella maggioranza, ma rimarrò sempre un pungolo per la difesa degli interessi di questo territorio“. Infine, Laudazi, che ha richiamato il valore di quella “vastesità perduta da recuperare”. Da Laudazi, critiche al centrosinistra, “perché vuole continuare a fare quello che ha fatto negli ultimi 10 anni, portando la città a fermarsi” e al centrodestra “che vuole rimettere le mani sulla città”: “Indietro non si torna!”. “In questa campagna elettorale si è preferito la polemica spicciola, nessuno che abbia portato lo straccio di una soluzione a un problema. Noi abbiamo un programma e dei progetti realizzabili da subito”.
Ludovica Cieri – “Abbiamo chiuso la campagna elettorale nei quartieri, come abbiamo sempre fatto in questi mesi”. Scelta differente dalla consuetudine del comizio per Ludovica Cieri, candidata alla carica di sindaco del Movimento 5 Stelle. Dopo una serie di incontri in città ultima tappa presso l’infopoint di piazza Barbacani. “Si può vivere un ultimo giorno di campagna elettorale diverso dalla consuetudine. E poi il nostro evento di chiusura è stato quello di ieri, con Imposimato e Crimi. Avevamo iniziato questo percorso con Di Maio, direi che possiamo essere contenti così”. Nell’incontrare cittadini, attivisti e candidati, Ludovica Cieri ricorda che “ci rivolgiamo soprattutto a chi vorrebbe astenersi dal voto, a chi pensa che tanto non cambia niente. Invece no, il voto ha un significato profondo. Chiediamo che ci venga data fiducia, i vastesi devono riscoprire il diritto di provare a cambiare le cose. È una forza che tutti uniti possiamo avere. Nella vita di una comunità è importante scegliere chi deve fare le scelte per tutta la collettività”. Per lei, alla prima candidatura, è stata un’esperienza “emozionante. A chi l’ha vissuta insieme a me dico grazie, che non è una semplice parola ma racchiude il vissuto di questo periodo. La presenza dei candidati e di tutti gli attivisti vastesi del Movimento 5 Stelle è stata la mia forza, mi ha aiutato a superare i momenti difficili, a sopportare gli attacchi più duri”. E ribadisce: “Io sono la portavoce di questo gruppo, scelta per avere questo ruolo. Ma è il gruppo che conta se vogliamo davvero cambiare questa città”.