Edizione importante per il Premio “Giovanni D’Aurizio” arrivato al suo 25° anno. Questa mattina all’istituto superiore “Mattioli” di San Salvo sono stati premiati sei studenti che si sono contraddistinti nel proprio corso di studio. “Abbiamo bisogno di giovani che investono su preparazione e merito”, ha sottolineato la dirigente scolastica Ester Castaldo prima di passare alla premiazione con la signora Nicoletta D’Aulerio, moglie del compianto D’Aurizio, professore nella stessa scuola. Gli alunni premiati per l’anno scolastico 2014/2015 sono stati Nicole Brandone, Christinus Alexander Daniel (assente perché all’estero), Giacomo Turdò, Stefano Grimaldi, Daniele Lucci e Luca Meo.
L’edizione di quest’anno non può non essere influenzata dalle novità riguardanti l’Alternanza Scuola Lavoro diventata obbligatoria. Non proprio una passeggiata per gli istituti del Vastese nella ricerca di aziende disponibili a ospitare gli studenti. “Tra le eccezioni – ha detto la Castaldo – c’è stato Graziano Marcovecchio che con il progetto Nsg Pilkington sta ospitando 12 ragazzi per ogni istituto. Tutti gli siamo grati, per la prima volta un imprenditore si è fatto carico delle istanze della scuola”.
Così alcuni degli studenti del “Mattioli” hanno raccontato la propria esperienza. Hanno toccato con mano le “differenze” tra i due mondi tra le quali “la sveglia molto presto, il rispetto delle regole, il divieto di usare il telefonino ecc.”.
Sulla contiguità delle dimensioni “scuola” e “lavoro” c’è stata anche la testimonianza di Dorina Di Ninni, ex studentessa del “Mattioli”. “Dopo il diploma – ha raccontato – non sapevo cosa fare e ho deciso di mettere in pratica gli insegamenti della Simulimpresa che avevo seguito a scuola con il prof. Pagano. Insieme a mia sorella ho dato vita a un’attività nel campo della termoidraulica, settore nel quale mio padre aveva una precendete esperienza”.
La mattinata si è conclusa con l’intervento della presidentessa dell’Università delle Tre Età di San Salvo, Vania Perrucci. Da tempo l’associazione usufruisce delle strumentazioni e dei locali del laboratorio sartoriale della scuola, nella quale nell’ultimo anno non si è riformato il corso di Moda. “Sin dall’inizio delle nostre attività – ha detto la Perrucci – abbiamo rivolto la nostra attenzione alle scuole, dove la cultura nasce; abbiamo sostenuto economicamente le iniziative culturali e rilasciato attestati per alcune attività valevoli al fine del riconoscimento dei crediti formativi”.
Per suggellare l’amicizia e la collaborazione tra l’istituto e l’associazione, l’Università delle Tre Età (presente con il proprio direttivo) ha donato alla scuola un videoproiettore.