Nonostante i 22 anni appena compiuti è uno dei veterani di questa squadra. Da tre anni Silvio Marinaro gioca nella BCC Basket, la squadra della sua città, dopo l’esperienza nel settore giovanile della Teramo Basket. Un’atleticità e un talento da giocatore di categoria superiore. Quello che manca, e su cui sta migliorando decisamente, è la continuità. Silvio è il giocatore che può fare 30 punti in una partita o entrare sul parquet col muso lungo fino ai piedi. Domenica scorsa, nella gara contro lo Juvetrani, è stato così.
“Ero un po’ sottotono per le scelte del coach, che mi ha lasciato fuori dal quintetto”. Ad onor di cronaca c’è da dire che durante la settimana aveva saltato un paio di allenamenti per influenza, quindi non poteva essere al top. Ma lui ci teneva, perchè sente il peso di questa canotta. “Una delusione non cambia niente, perchè quest’anno sono più convinto, non ho più paura di sbagliare, di fare delle scelte in campo. Di Salvatore mi sta facendo giocare molti minuti e questo mi da essere più sicuro. Così mi diverto molto di più“.
Le regole in squadra sono ferree. Gioca chi si impegna di più. “Ne ho parlato col coach ad inizio stagione. E so quanto la presenza in campo dipenda dall’impegno negli allenamenti”. Come tutti i giocatori di talento, un po’ in tutti gli sport, il rapporto di Marinaro con gli allenamenti è di amore e odio. “Ma quest’anno l’impegno c’è, mi sto allenando bene”.
Giocare a Vasto per lui è una scelta di vita. Ma a 22 anni il desiderio di provare a confrontarsi in altre realtà potrebbe esserci. “Mi hanno contattato alcuni procuratori perchè vorrebbero lavorare con me. Io voglio rimanere a Vasto, l’ho sempre detto e lo ripeto. Però nella vita non bisogna mai dire mai. Se a fine anno, in base alle mie prestazioni, mi renderò conto di essere diventato uno di quei giocatori che le altre squadre studiano prima delle gare, vedremo. La mia idea però è quella di rimanere a Vasto”.
Anche con una maggiore continuità rispetto al passato, in molti hanno l’impressione di non aver ancora visto il miglior Marinaro. “Dal punto di vista atletico credo di esprimermi al massimo. Quest’anno ho preso molta più fiducia nell’uno contro uno. Se so di poter battere un’avversario mi butto. Manca ancora tanto nel tiro da tre. Non ho una grande percentuale anche se non tiro tantissimo. Cerco di avere un maggiore controllo. Se faccio due errori consecutivi inizio a farmi i problemi. So che ai più giovani si perdona qualcosina in meno”.
Si parla tanto della forza del gruppo biancorosso. Marinaro ha vissuto tre stagioni con sensazioni molto differenti. “Tre anni fa ognuno viveva le cose per conto suo. In tanti c’era molta più preoccupazione per lo score personale che per la prestazione di squadra. L’anno scorso è andata molto meglio, c’era un obiettivo comune, anche se qualche litigio di troppo lo abbiamo avuto. E’ stato bravo Marco Florio, con la sua esperienza, a farci stare tutti uniti. Quest’anno c’è davvero tanta attenzione. I giocatori più esperti si preoccupano per il bene della squadra”.
Una delle note meno positive della scorsa stagione è stata l’esperienza con coach Minora. All’inizio avevate un buon rapporto. Poi è finita male. “E’ vero. Si era presentato molto bene, poi nel corso delle settimane qualcosa si è deteriorato, con me per primo, non lo nego. Aveva perso la fiducia del gruppo. Nella trasferta ad Ascoli ho giocato i primi 10 minuti e poi i restanti tre quarti in panchina. Ero pronto ad andarmene via“.
Fare 30 punti in una partita non capita tutti i giorni. Hai segnato la data in rosso sul calendario? “No, anche perchè non me ne sono neanche accorto. Quella domenica ero andato alla messa per mia nonna, scomparsa un mese prima. Poi sono stato con i miei parenti e in gara ho fatto 30 punti senza neanche pensarci e senza neanche una tripla. Anche se abbiamo perso è stata una gara molto bella, forse la nostra migliore prestazione stagionale”.
Domani i biancorossi sono attesi da una difficile trasferta a Venafro. “Dobbiamo restare concentrati, senza pensare a troppe cose. Dobbiamo ragionare gara dopo gara. Lo abbiamo visto nella sfida di Taranto. Avevamo la partita in pugno e non si sa cosa è successo. Abbiamo imparato che questo campionato riserva insidie ad ogni match. Quindi ora siamo concentrati solo sulla sfida di Venafro”.
Di soddisfazioni Marinaro se n’è tolte già diverse. Ma di obiettivi ne ha ancora tanti. “Il sogno è fare una finale di campionato da protagonista. L’anno scorso ero un fantasma. Ecco, se non proprio in una finalissima voglio essere protagonista nei playoff. L’anno scorso i palloni pesanti non li ho mai toccati. E poi vorrei arrivare con Vasto in una categoria superiore. So che se continuo ad allenarmi posso essere un giocatore da serie B senza problemi. Per ora continuo a impegnarmi per questo campionato. Poi si vedrà”.
Foto – BCC Vasto Basket – Silvio Marinaro #10
Silvio Mariaro, 22 anni, giocatore della BCC Vasto Basket