“Il mio desiderio è quello di stringere rapporti sempre più stretti tra gli abruzzesi che sono nella loro terra e quelli in Bolivia”. Rony Pedro Colanzi, presidente dell’associazione Abruzzesi in Bolivia, è stato ricevuto ieri nel municipio della sua città d’origine dal sindaco Luciano Lapenna, insieme alla moglie, Rosita Colamarino Di Silvio e ai parenti che li hanno accolti in questa loro permanenza in Italia. In Comune anche il presidente dell’associazione Pro Emigranti, Gianni Petroro e Antonio Prospero, ex componente del Cram.
La presenza abruzzese in Bolivia risale agli anni ’50, con la nascita della cooperativa San Michele, nella zona di Santa Cruz, fondata nel 1955. “In quegli anni – ha raccontato Colanzi – c’era un accordo tra i i governi dei due Paesi per mettere a disposizione terreni da coltivaare agli italiani che andavano in Bolivia”. Una comunità, quella abruzzese, che è cresciuta, passando dai 15 primi emigranti agli attuali 220. Rocco Colanzi, fratello di Rony, è stato nominato ambasciatore d’Abruzzo in Bolivia e, lo scorso anno, ha dato impulso alla nascita dell’associazione. “Mi piacerebbe che si creasse uno scambio culturale e tra imprenditori“. Per Rony e Rosita, che non tornavano in Italia dal 2009, sono stati giorni di festa, in cui trovare parenti e rivedere i luoghi d’origine, tra Vasto, Furci e Gissi, con l’impegno, per far crescere i rapporti tra Abruzzo e Bolivia, di tornare ancora più spesso a Vasto.