“Sarebbe crollato con una minima scossa”, non è una cartolina rassicurante quella del palazzo del municipio di San Salvo precedente ai lavori in corso per l’adeguamento sismico della struttura.
Solai ai minimi termini, colonne portanti ridotte all’osso, sala consiliare pericolosa e infiltrazioni d’acqua da più parti: sono solo alcune delle criticità riscontrate durante le fasi dell’adeguamento.
Come accaduto per l’opera di bonifica dell’ex discarica di Bosco Motticce [LEGGI], l’amministrazione comunale ha aperto le porte del cantiere alla stampa “per trasparenza nei confronti dei cittadini” illustrando quanto sta avvenendo insieme all’ing. Luca Soria.
“L’intervento (1.200.000 € più 400mila euro di cofinanziamento) si è reso necessario per una struttura di 50 anni che ha subito diverse manomissioni nel corso del tempo. I carotaggi effettuati – ha detto il sindaco Tiziana Magnacca accompagnato dagli assessori Giancarlo Lippis, Giovanni Artese e Maria Travaglini e dal presidente del consiglio Eugenio Spadano – hanno dimostrato una resistenza minima della struttura. Alla minima sollecitazione sarebbe crollata e non ce lo possiamo permettere, perché qui c’è anche il centro Coc per il coordinamento delle emergenze”.
Al primo piano sono state abbattute le pareti divisorie dei singoli uffici, eliminati tutti i rivestimenti e rinforzati i punti deboli: “La parte dell’aula consiliare che ospita i cittadini – ha spiegato Soria – in passato non superò alcune verifiche, diciamo che era una situazione un po’ al limite per farvi accedere tante persone“. Nella nuova piantina della struttura, l’ufficio del sindaco sarà spostato in fondo all’edificio.
Su altre colonne portanti i carotaggi hanno riscontrato una bassissima percentuale di calcestruzzo e una ridotta resistenza. Nella parte posteriore, il Comune non ha una parete propria, ma è “appoggiata” all’abitazione confinante: qui si sta provvedendo e si stanno realizzando i giunti sismici.
La criticità principale è rappresentata però da uno dei pilastri delle fondazioni che non poggiava più a terra, sospeso nel vuoto.
Sotto il tetto è stata trovata una vera e propria vasca di melma frutto delle infiltrazioni; si sta valutando la possibilità di installare il fotovoltaico sulla superficie complessiva di 600 mq. Le stesse che hanno messo in pericolo le lastre di copertura della facciata che saranno eliminate conferendo un nuovo aspetto al municipio. Nel piano terra c’è addirittura un cavo dell’Enel “inglobato” dall’edificio nel corso di precedenti interventi.
Nel piano seminterrato si è proceduto all’ottimizzazione dell’archivio, “un’opera – ha detto il sindaco – che avrebbero potuto compiere le precedenti amministrazioni prima di acquistare palazzo Di Iorio per mancanza di spazio. Abbiamo digitalizzato l’intero archivio e quello storico, cartaceo, che rappresenta la nostra storia è al sicuro. Qui c’era di tutto, anche il muschio a causa dell’umidità”.
Tra i vari interventi si procederà anche all’adeguamento dell’impianto elettrico, all’installazione delle autoclavi e all’efficientamento termico.
Secondo la stima attuale, i lavori – eseguti dalla ditta Marinelli di San Salvo – iniziati il 21 settembre termineranno il 23 marzo salvo imprevisti; fino a quella data gli uffici comunali saranno nella struttura del mercato coperto di piazza Amendola [LEGGI].
“Questo è il segno – ha concluso il presidente del consiglio Eugenio Spadano – che bisogna avere volontà politica, capacità e coesione per portare a termine questi interventi”.