Un’omelia “mirata” allo speciale target dei vertici e dei soci della Bcc Valle del Trigno, quella che ieri sera ha concluso i festeggiamenti per i 30 anni di attività del Credito cooperativo (qui il servizio) con una Santa Messa celebrata presso la chiesa di San Nicola Vescovo dal cardinale Edoardo Menichelli, il quale ha proposto alcune riflessioni “a tema”.
“Il denaro – ha sottolineato il cardinale Menichelli – è neutro, non è né buono né cattivo. Ha però una grande seduzione che conquista tutti, una seduzione che nasce dalla nostra debolezza, dal pensiero non buono dell’uomo che con il denaro si può tutto, ma non è così: il denaro non dà la vita, né la può prolungare”.
Come ricordato dallo stesso cardinale, il denaro non che “uno strumento” e “il vero problema non è avere denaro, ma non averne: se la persona non può provvedere a sé e alla sua famiglia, senza mezzi, ecco che perde di dignità. I mezzi sono quindi utili, ma senza eccessi”.
Il tutto, senza demonizzare il guadagno: “Spesso emerge una strana idea che il guadagno sia qualcosa di peccaminoso, ma la parabola dei talenti ci insegna che dobbiamo far fruttificare ciò che ci viene donato”. Nel “modo” in cui i talenti vengono “fruttificati”, però, la discriminante del guadagno “etico”: “L’eticità è nella struttura della Bcc, perché non immaginate qualche tipo di investimento per cui lo 0,0001% degli interessi che maturano i vostri clienti possa andare in un conto di solidarietà, magari per aiutare famiglie che non hanno lavoro? Non saremo giudicati dal buon Dio per quante volte siamo stati a Messa o per quante volte abbiamo detto ‘Signore, signore’. Ci chiederà: ‘Avevo fame, mi hai dato da mangiare? Avevo sete, mi hai dato da bere?’. E potremo rispondere sì, solo se lo avremo fatto con i nostri fratelli“.