Esperienze di inclusione sociale nell’entroterra vastese. Si chiamano Malang, Omar, Sallah, Bubu, Cherno e Dembo. Sono alcuni dei ragazzi ospitati nel centro d’accoglienza temporaneo di Carunchio che da alcuni giorni hanno intrapreso una nuova “avventura”. Provenienti da Gambia, Mali e Guinea, vivono in un casolare di pietra immerso nel verde del comune del Vastese con l’obiettivo di creare una piccola impresa di agricoltura sociale per la produzione di prodotti biologici a km 0.
“Un progetto di inclusione sociale – dicono dal consorzio Matrix che gestisce i centri del Vastese – che offre loro la possibilità concreta di essere protagonisti del ciclo produttivo completo, dalla semina alla vendita”.
In questi giorni hanno realizzato le confetture con i frutti del Prugnolo selvatico (o spinoso), un arbusto che cresce spontaneamente nelle aree più incontaminate, in passato largamente utilizzato come pianta officinale per le sue proprietà benefiche.
Dopo aver raccolto 10 kg di frutti, i ragazzi hanno preparato con cura la confettura, poi opportunamente confezionata in appositi barattoli in vetro. Un modo, questo, per occupare i ragazzi in progetti che guardano al territorio.